Un bando di gara per la prossima gestione del canile e gattile regionale

18 Ottobre 2024

Sarà un bando di gara a decretare il prossimo gestore del canile e gattile regionale di Saint-Christophe. La decisione dell’amministrazione regionale, contenuta in una delibera approvata lo scorso agosto, rappresenta un novità rispetto al passato. Dal 2008 ad oggi, la struttura è stata gestita dall’Avapa, l’Associazione valdostana per la protezione degli animali, tramite una convenzione  (rinnovata ogni tre anni tramite un avviso pubblico), l’ultima in scadenza il prossimo 31 dicembre. Il bando di gara metterà sul piatto 1,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027, pari a 500 mila euro all’anno. Una cifra superiore rispetto ai 380 mila euro all’anno previsti dalla convenzione.

Il cambio di passo era stato spiegato dall’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, in una delle scorse sedute del Consiglio Valle, rispondendo ad un’interpellanza del consigliere della Lega, Paolo Sammaritani. “Rispetto al passato vi è una situazione diversa – dice Marzi -: da una parte, sul territorio regionale si contano almeno tre associazioni animaliste, e non più un’unica associazione come prima. Dall’altra, va considerata la rilevante entità economica di remunerazione del servizio, che è ampiamente superiore rispetto alle soglie di affidamento diretto dei servizi”. E aggiunge: “Dagli approfondimenti svolti dagli uffici con la Centrale unica di committenza dell’Inva per definire il percorso amministrativo più corretto a garantire la prosecuzione del servizio in continuità, è emersa la necessità di prevedere una procedura rispettosa dei principi di accesso al mercato, quindi di concorrenza, imparzialità, non discriminazione, pubblicità, trasparenza e proporzionalità: questo si realizza attraverso una procedura di gara aperta, ai sensi del Codice dei contratti pubblici”.

La decisione ha sollevato le preoccupazioni di alcune associazioni di protezione animale. In un post su Facebook, l’Avapa e l’Anpav, l’Associazione nazionale di protezione animali per la vita, si dicono preoccupate per l’indizione del bando di gara “che ci escluderebbe in quanto associazioni di volontariato, aprendo la strada ad altri soggetti non facenti parte della rete delle associazioni volontaristiche”. Laura Verdura, presidente dell’Avapa, spiega: “Noi non vogliamo tirare a tutti i costi l’acqua al nostro mulino, ben venga un’altra associazione se è in grado di fare meglio. Il nostro principale timore è che arrivi qualcuno che non rispetti il principio della protezione degli animali che per noi è al primo posto”. Il bando di gara prevede un aumento delle risorse a disposizione del canile e del gattile regionale, ma “se sarà aggiudicato in base alla proposta di ribasso si darà corda a chi, giocando su questo, cercherà di fare il minor prezzo possibile”, quando nella convenzione “non si parlava mai di basso ma di tenere conto del benessere animale”, conclude la presidente.

Delle preoccupazioni delle associazioni di protezione animale si è fatta portavoce la Lega. Con una mozione, che sarà discussa prossimamente in Consiglio Valle, chiede di revocare, in autotutela, la delibera con cui la Regione afferma di voler procedere con un bando di gara e di procedere all’affidamento del servizio rispettando quanto previsto da una circolare del Ministero della Sanità del 2000, in cui si dice che “le convenzioni per la gestione dei canili e dei gattili debbano essere concesse prioritariamente alle associazioni o agli enti aventi finalità di protezione degli animali”.

“Nelle procedure aperte – fa chiarezza l’assessore Marzi -, qualsiasi operatore economico interessato può presentare un’offerta in risposta a un avviso di indizione di gara e anche le associazioni di volontariato sono operatori economici autorizzati dall’ordinamento a prestare servizi e svolgere attività economiche. Anche le associazioni di volontariato fanno parte del novero dei soggetti ai quali possono essere affidati i contratti pubblici”. E conclude: “Una procedura ad evidenza aperta e competitiva è obbligatoria e opportuna non solo per gli importi del servizio ma, a maggior ragione, per la scelta fatta dal mondo animalista valdostano di essere presenti con più organizzazioni di volontariato animaliste sul nostro territorio”.

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