Un sentito ringraziamento agli oncologi contrari al Gassificatore, (non piro)
La 1-idrossi-3,4,6,8-tetrabromdibenzo [1,4] diossina è utilizzata per la terapia della Candida anche dai firmatari della lettera apparsa su “La Stampa” del 16/10/12 e la quantità utilizzata nel dosaggio terapeutico è, senza ombra di dubbio alcuno, maggiore di quella emessa dall’impianto, in predicato di essere realizzato nella Regione VdA. Ad onor del vero, le temperature raggiunte dall’impianto scompongono quelle tracce di Diossina presenti nel gas, in modo tale che queste, neanche vengono emesse dall’impianto stesso. Questo i nostri Amici oncologi, forse non lo sapevano. Ma non mi meraviglia; perché è troppo chiaro, dal tono, dal tipo di linguaggio, dai contenuti e dal “target” di questa, che certamente non è stata partorita, che so, in una mansarda, in un appartamento normale di un condominio, in un bar, in un’osteria, in una piola, o in una megavilla; ma, con molta buona approssimazione, gli è stata quasi “somministrata”, che so, da professori di fisica, di filosofia, da quei poliedrici, variegati e variopinti personaggi, a me sinceramente tanto simpatici, quanto patetici che si adoperano molto per il “partito”, nella speranza di fare carriera, cavalcando l’onda di ogni cosa contraria.
Esattamente come sta facendo Legambiente a Guidonia che si oppone al trattamento a freddo voluto dal Sindaco della cittadina laziale, perché esigono, si adoperano, combattono a favore di un impianto a caldo! Eh si, lì gli oncologi la penseranno in modo diverso! Oppure avranno studiato più a fondo (non certamente l’oncologia), il miglior trattamento dei rifiuti e avranno capito che con il trattamento a freddo si inquina molto di più: la discarica resta; almeno altri tre siti dovranno essere realizzati per lo stoccaggio, la vagliatura e la triturazione dei rifiuti e per il megacompostore per l’autodigestione biologica dei rifiuti accumulati, vagliati, triturati e trasportati da camion inquinanti come tutti gli altri; per poi ottenere un fiottino di gas molto poco combustibile che accenderà le candeline delle torte di compleanno e, mi voglio spingere oltre, i ceri a San Grato e a Sant Anselmo.
Dulcis in fundo, ciò che resta del rifiuto va o stipato in discarica, o incenerito (fuori Regione non è possibile perché la norma lo vieterebbe); allora, cari Oncologi, che facciamo? Costruiamo un piccolo inceneritore o un piccolo Gassificatore, per liberarci di ciò che resta? A voi la scelta! Poi, già che ci siamo, bruciamo anche i rifiuti ospedalieri e gli speciali, comprese le carcasse degli animali (perché, per legge, questi devono subire questo trattamento). Ci resta la possibilità, eludendo controlli e quant’altro, di portarli, notte tempo e clandestinamente, fuori Regione…. pagando. Quello che si fa fatica a comprendere è che la nostra discarica sarebbe meglio fosse inertizzata al più presto, perché se c’è una reale fonte d’inquinamento, questa non è data da un Gassificatore, dal quale impianto esce solo gas ultra filtrato, per poi essere utilizzato a buon fine, ma proprio dalla unica bomba ecologica esistente, la cui origine si perde nel tempo, quando la piana di Aosta era una cava di sabbia, quindi piena di buchi, che erano colmati dai rifiuti…di ogni genere sin dagli anni ’70; altro che telo percolatore steso ai piedi della discarica! Solo in epoca più recente, nella parte sottostante, è stata messa in “sicurezza”.
Non immagino, poi, quale fonte d’inquinamento esista sotto lo svincolo autostradale di Quart, dove, appunto nella notte dei tempi, si fa risalire l’avvio del deposito dei rifiuti urbani. La scelta fatta, in assicurazione ai Colleghi oncologi, per la realizzazione di questo impianto all’avanguardia, è una scelta consapevole fatta dagli unici in grado di poterla fare, nel rispetto dei princìpi della Democrazia e, continuando a protestare per ogni cosa, inevitabilmente si porta la gente a perdere fiducia nelle Istituzioni facendo apparire tutto come relativo, elementari regole comprese. Ma questo è il fine ultimo di certa Kultura politica a cui voi, cari Colleghi, avete purtroppo offerto il fianco. Infine, vi ringrazio per avermi concesso di dire che il trattamento a freddo inquina sicuramente in misura maggiore: in questo, Legambiente docet, alla faccia della coerenza! Fossi in voi e per una coerente prevenzione, mi preoccuperei di più dei 75.000 microgrammi/km di polveri emesse da un S.U.V. Diesel o quelle di un treno, piuttosto che <0,3 mg/giorno di polveri emesse dal Gassificatore; non vi pare?
Luigi Sudano