#VDAlavora affronta il lavoro “in tutte le lingue del mondo”
Si è svolta finalmente, nella giornata di ieri, la conferenza “Lavoro in tutte le lingue del mondo“, l’appuntamento di #VDAlavora, la rassegna dedicata al lavoro in tutte le sue forme. Questa volta, l’argomento principale era la connessione tra immigrazione e lavoro, e diverse voci straniere hanno potuto raccontare il loro lungo e a volta faticoso viaggio, a partire dal loro paese di origine per finire in Italia, e nello specifico in Valle d’Aosta.
In seguito, Andrea Gatto, direttore della Caritas Diocesiana e il sindaco Michel Savin hanno parlato dell’integrazione dal punto di vista di chi accoglie, insieme a Denis Desaymonet, proprietario di un azienda agricola che ha investito nella formazione di un giovane rifugiato assumendolo poi a tempo indeterminato, e Sara Timpano, funzionaria dell’Autorità di Gestione del Fondo Sociale europeo, la quale invece ha parlato delle tematiche inerenti all’inserimento lavorativo dei migranti.
La prima a prendere la parola è stata Dana Pectu, che nella vita ha avuto tante professioni diverse: a partire da insegnante di matematica in Moldavia, il suo paese natale, per poi arrivare in Italia a causa di una situazione economica difficile senza neanche sapere la lingua, iniziando come badante e babysitter e, infine, arrivando alla sua professione odierna, ovvero la collaboratrice domestica; è però anche da sottolineare il suo spiccato interesse per la scrittura, testimoniato dal suo libro “Dana, la moldava – storie di donne coraggiose“, che racconta la sua storia e dona coraggio alle tante donne che vivono in situazioni simili.
La testimonianza successiva, invece, è stata quella di Mohamed Labidi, che invece ha portato al pubblico, grazie alla sua storia, la delicata tematica della clandestinità, che si è poi risolta in positivo grazie all’assunzione a tempo indeterminato presso la Maison agricole D&D di Desaymonet Denis, di cui già abbiamo parlato precedentemente.
A seguire, l’intervento di Odalys Benitez, lavoratrice in proprio come tata familiare da 20 anni nella nostra Regione. Laureatasi in pedagogia, ha conseguito diversi tirocini in scuole materne per poi iniziare la sua professione attuale, che ancora adesso definisce come il lavoro più bello del mondo.
Successivamente, la parola è passata a Zie Simplice Kone, che dopo essere arrivato in Italia dalla Costa d’Avorio e aver lavorato come OSS, ha deciso di intraprendere degli studi universitari in Infermieristica.
Abbiamo, infine, Kapil Sharma, di origini indiane, ci ha raccontato della sua storia. Dopo aver vissuto per 10 anni in Messico, dove ha anche conseguito una laurea in Ingegneria Industriale, si è trasferito in Valle d’Aosta da un anno insieme alla sua famiglia, dove è stato assunto da Edileco, un’azienda valdostana nell’ambito dell’edilizia.
Per concludere, l’assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro Berstchy ha chiuso l’appuntamento ringraziando calorosamente le organizzazioni, ribadendo anche il grande impegno da parte dell’amministrazione regionale di aiutare gli stranieri a integrarsi correttamente nella nostra società. Ricordiamo, infine, il prossimo appuntamento di #VDAlavora, che si terrà il 2 dicembre.