“5 Legends”, il Tor des Géants farà parte del circuito di gare più duro del mondo
Cinque gare massacranti, da correre in condizioni estreme e da portare a termine nel giro di tre anni. E’ questa la formula del neonato circuito “5 Legends”, che si candida a diventare immediatamente il più duro del mondo. Tra le cinque competizioni “da leggenda” scelte dal comitato promotore, di cui fa parte anche Alessandra Nicoletti di Vda Trailers, insieme a non poteva di certo mancare il Tor des Géants, con i suoi 330km e 24mila metri di dislivello positivo. L’ultra trail che si svolge da anni sulle alte vie della Valle d’Aosta affiancherà dunque altre quattro gare durissime.
In primis, la folle Yukon Artic Ultra, corsa di lunghezza variabile (dalle 100 alle 300 miglia) che si svolge a febbraio tra i ghiacci del Canada e dell’Alaska. Poi, sempre per rimanere al fresco, c’è la Spine Race, “corsetta” di 268 miglia (432 km), lungo la Pennine Way, la spina dorsale dell'Inghilterra, da attraversare sempre in inverno.
Non mancheranno comunque le alte temperature. Tra le sfide al limite della sopportazione umana c’è la TransOmania, una vera e propria odissea nel deserto di 300km, un coast to coast che dal Golfo di Oman arriva al Mar Arabico passando per montagne, lunghi canyon, alte dune sabbiose fino all'agognata spiaggia. Ultima ma non meno dura, la TransPyrenea, l’infinita traversata dei Pirenei, lunga 866km, già "assaggiata" lo scorso anno dal valdostano Giuseppe Grange.
“L’idea nasce dalla volontà di creare un circuito di gare estreme, con una lunghezza superiore ai 300km, insieme a Montane, nostro main sponsor del Tor”, spiega Alessandra Nicoletti. “Il progetto è piaciuto molto a Cyril Fondeville, organizzatore della TransOmania e TransPyrenea, che stava cercando di fare altrettanto con le sue competizioni”.
La presentazione ufficiale del circuito si terrà a settembre, durante il Tor des Géants, prima tappa della lunga e tormentata strada verso la gloria. “Terremo comunque conto di chi ha concluso le altre gare nel 2016 e nel 2017”, ha aggiunto Nicoletti, che ci tiene a sottolineare come tutto sia comunque in fase di definizione. “Ci sarà anche un premio, un trofeo, per chi riuscirà nell’impresa”. Anche se la soddisfazione più grande, ovviamente, sarà la consapevolezza di avercela fatta. “Prima di tutto è una sfida contro sé stessi – conclude Nicoletti – la più difficile da vincere, in ogni ambito”.