Alla Valmalenco Ultra Distance Trail vince una Borzani da record, ritirato Collé
Nuovo primato di presenze e gare incerte sino alla fine per la 7ª edizione di Valmalenco Ultra Distance Trail. 720 atleti da 20 nazioni nelle prove agonistiche, 350 piccoli runner sul percorso mini e un pubblico sempre strepitoso hanno decretato il successo della bella ultra ai piedi del Bernina, che unisce in un unico fil rouge i comuni e i rifugi della Valle.
Nella prova principe il photofinish incorona Moreno Sala
Pronostici della vigilia ribaltati per la prova principe disegnata sui tecnicissimi 90 km (6000 m D+) dell’Alta Via della Valmalenco con partenza da Chiesa e arrivo a Caspoggio. Quando il 4 volte vincitore del Tor Des Géants Franco Collé ha alzato bandiera bianca per acciacchi fisici, il lecchese Moreno Sala ha preso la testa della corsa e l’ha tenuta sin oltre il Rifugio Marinelli (GPM della gara a quota 2813 m s.l.m.). Da lì in poi è stato un serrato testa a testa tra lui e il tiranese Daniele Nava. I due si sono sorpassati più volte, decidendo infine di tagliare insieme il traguardo. Il cronometro ha però assegnato il successo di giornata al forte atleta di Bosisio Parini, che qui aveva già vinto nel 2021. Classifica alla mano, Sala ha calcato il gradino più alto con un finish time di 13h34’37”. Solo 50 centesimi di secondo hanno relegato alla seconda piazza Nava. Terzo posto per il “local” Luca Schenatti (14h08’26”). Anche questo piazzamento è stato definito dal photofinish, con Riccardo Pianesi 4° per un nonnulla. Chiude la top five Tommaso Redaelli.
Al femminile, un’incredibile Lisa Borzani sigla il nuovo record della gara (15h44’40”), ma soprattutto centra uno storico poker di successi dopo le belle vittorie a Doppia W Ultra, Monte Rosa Walser Waeg e Ultra Trail Courmayeur. Per lei, una vera e propria cavalcata trionfale sull’alpinistico anello che l’ha portata a toccare ben 15 rifugi, con 4 scollinamenti oltre quota 2.600 m. Alle sue spalle, ottima seconda piazza per la piemontese Chiara Boggio (16h20’28”), mentre a conquistare la terza piazza ci ha pensato Francesca Tentorio in 16h43’54”. Bene anche Serena Piganzoli 4ª e Sara Patricia Andreotta 5ª.
Sul medesimo percorso della prova principe si è corsa anche la gara a staffetta con frazioni di 33, 40 e 17 km. Qui, ad imporsi è stato il terzetto composto dai locali Jean Pierre Pedrotti, Raffaele Nana e Stefano Bardea. Al femminile, applausi per il team di Giulia Gherardi, Elisa Pedrolini e Giulia Pellizzati.
Sulla 35km sigillo di Erik Gianola e Daniela Rota
Gara vera anche sulla 35 km (2700 m D+) con una prova tutta in rimonta del lecchese Erik Gianola che, nella parte finale, ha giocato l’allungo vincente che l’ha portato a tagliare in solitaria il traguardo di Caspoggio (3h39’54”). Sul podio con lui sono saliti anche Simone Tampini (3h45’07”) e Filippo Crippa (3h45’27”).
Al femminile, secondo successo su questa distanza per la campionessa italiana di skymarathon Daniela Rota, che è riuscita ad imporsi in 4h13’55” davanti all’atleta di casa Raffaella Rossi (4h33’33”) e Cristina Filippini (4h49’09”).