Magia di Federica Brignone a Lienz, arriva il 62° podio in carriera

28 Dicembre 2023

“Non so come fare per la seconda manche”, diceva Federica Brignone al termine della prima manche del gigante di Lienz. Quelle tre ore di pausa hanno portato consiglio e una nuova consapevolezza alla valdostana, che nella seconda manche è stata impeccabile, aggredendo la pista e non sbagliando praticamente nulla. Una discesa perfetta che le ha permesso di recuperare tre posizioni, guadagnare il secondo posto e salire su un podio quasi insperato. Il 62° per lei in carriera. Una prestazione che le vale anche la vetta provvisoria della classifica di specialità con 400 punti, superando Lara Gut (365), con Shiffrin terza (320), e rinsaldando il secondo posto nella classifica generale (Shiffrin 800, Brignone 637, Vlhova 527). “Il pettorale rosso è importante, ma siamo solo a dicembre e conta chi lo indossa alla fine dell’ultima gara”, ha detto all’ufficio stampa FISI.

Brignone ha fatto registrare il miglior tempo di manche, chiudendo in 2’06”36”, alle spalle di una Mikaela Shiffrin che sembrava imprendibile salvo poi perdere 1”25 dalla valdostana e concludere in 2’05”98 con 38 centesimi di vantaggio. Sul terzo gradino del podio sale Sara Hector, staccata di 7 centesimi da Brignone.

“Sono molto felice, dopo la prima manche il podio mi sembrava irraggiungibile”, ha confessato al termine della gara. “Nella prima discesa mi sono fatta condizionare troppo dalle cadute delle apripista e di Marta Bassino. Così non sono riuscita a trovare il giusto feeling e ho fatto un erroraccio che ancora mi chiedo come abbia fatto a non uscire. Nella seconda ho cercato di attaccare e di trovare il miglior ritmo ed è andata bene, anche se confesso che al termine della manche non pensavo di poter risalire così tanto”.

Domani appuntamento con lo slalom: alle 10 la prima manche, alle 13.15 la seconda.

Federica Brignone in difficoltà nella prima manche del gigante di Lienz, ma può puntare al podio

Federica Brignone gigante Lienz

Mani sul viso al traguardo, la consapevolezza di non aver sciato bene, di aver preso troppi rischi, di essere andata vicinissima all’uscita di pista. Come era successo appena prima alla compagna di squadra Marta Bassino, e anche all’apripista, uscita che ha ritardato per più di 10 minuti l’inizio della gara. Condizioni psicologiche non ideali per Federica Brignone nella prima manche del gigante di Lienz, e neanche quelle della pista – soprattutto in alto – sembravano semplici per lei. Poi è scesa Mikaela Shiffrin, e tutto appariva facilissimo.

“Non ho fatto neanche una curva come avevo pensato di farla, non sono mai riuscita ad attaccare, non ho mai trovato il feeling con la pista, mi sembrava di avere delle saponette sotto i piedi”, confessa la valdostana ai microfoni della Rai. “Ci sono rimasta male, non so neanche cosa fare nella seconda manche. Speravo quasi di arrivare più indietro e partire un po’ prima nella seconda manche con l’inversione delle trenta”.

Il crono dice che Federica Brignone (1’03”45, come Alice Robinson) partirà nella seconda manche (partenza alle 13.15) con un ritardo dalla statunitense di 1”63, in quinta posizione. Shiffrin è irraggiungibile – solo Sara Hector, seconda a 63 centesimi, ha provato a tenerle testa – ma il podio può essere alla portata: la svedese ha 1” di vantaggio sulla valdostana, Raghnild Mowinckel, terza, 60 centesimi. Dietro Brignone, però, i distacchi sono molto risicati.

Qui la classifica.

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