In passeggiata verso Pont d’Ael tra storia, natura e leggende
Passeggiate di primavera
Le passeggiate di primavera proposte delle guide naturalistiche di “Percorsi Alpini” sono una serie di appuntamenti adatti a tutta la famiglia, con escursioni semplici, su vecchi sentieri, alla scoperta di quei territori di media montagna ormai poco frequentati ma pur sempre ricchi di fascino e spesso di storia, percorsi e vissuti dai popoli della montagna.
Tra storia, natura e leggende del Pont d’Ael
Primo appuntamento con le Passeggiate di Primavera. Prendendo la strada comunale che da Aymavilles porta a Villenueve, si incontra e si attraversa il torrente Grand Eyvia che scende dalla Val di Cogne. Subito dopo il ponte, sulla sinistra, parte un sentiero in direzione del Pont d’Ael, indicato con il segnavia giallo numero 2, finalmente riaperto dopo gli importanti lavori di ricerca, restauro e valorizzazione svolti negli ultimi anni e finanziati con fondi della Comunità europea.
Dopo la prima curva ci si trova immediatamente a camminare su una vecchia mulattiera che risale dolcemente la collina, attraversando vecchi vigneti e boschi di latifoglie. Il lastricato del sentiero lascia a tratti spazio alle antiche rocce del versante, levigate e consumate dai lenti ed inesorabili passaggi dei ghiacciai che in epoche lontane hanno creato le nostre valli. Circondati da un ambiente rurale alternato a zone naturali, il sentiero sale in direzione dei prati di Eissogne, spesso frequentati dai maestosi Cervi che in questa stagione troviamo con il palco in ricrescita, dopo averlo perso nei primi mesi dell’anno. Superata una piccola passerella sospesa nel vuoto, il sentiero ritorna a salire su un pendio molto assolato e arido, a prima vista inospitale ma che nasconde una delle aree più ricche di tutta la regione dal punto di vista naturalistico, popolata da piante e animali unici in tutto il mondo, in particolare orchidee e farfalle.
Questa prima parte è scoscesa e rocciosa, ambiente ideale per avvistare i Camosci ma anche l’Aquila reale e il Falco pellegrino, che qui trovano le giuste condizioni per costruire i loro nidi. Raggiunto il punto massimo della salita, ci si trova di fronte una galleria che attraversa la cascata che scende dall’acquedotto posto superiormente e che, a seconda della stagione, apre le sue prese.
Fondamentale è l’utilizzo di una torcia o pila frontale per poter attraversare questo tratto dell’itinerario che è al buio per un centinaio di metri. Una volta usciti dalla galleria la vista è impagabile e si rimane a bocca aperta davanti allo spettacolo della natura che qui ci stupisce anche per l’armonia con il contesto antropico, creando paesaggi e scorci unici. Tutto il versante della montagna è stato rimodellato in tempi molto antichi in terrazzamenti per poter esser utilizzato e coltivato, mentre sullo sfondo, con il monte Grivola che domina la valle, si intravede il borgo di Pont d’Ael e il suo impressionante ponte-acquedotto, risalente all’anno 3 a.C., frutto dell’ingegno di un intraprendente e ricco padovano attivo nel settore dell’edilizia ormai più di 2000 anni fa, in piena epoca augustea. Questa unica arcata collega i 15 metri che dividono i due versanti dalla profonda forra di circa 60 metri dal corso d’acqua sottostante. L’arrivo a questo piccolo borgo è la giusta conclusione di una passeggiata tra storia, natura e leggende.
Data: domenica 26 aprile 2015
Tempo di salita: 2h00 – circa
Dislivello: 250 m circa
Quota partenza: 653 m
Quota arrivo: 885 m
Info e prenotazioni: 344 293 4602 / 344 293 4564 – info@percorsialpini.com
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Pranzo al sacco