L’ottavo Collontrek è degli svizzeri Melly e Pollmann
Sono gli svizzeri Celien Melly e Louis Pollmann (team Les Tapouks) ad essersi aggiudicati oggi, sabato 7 settembre, in 2 ore e 39 minuti, l’edizione 2024 del Collontrek, trail transfrontaliero da 22 chilometri tra la Valpelline (partenza a Bionaz) e la Val d’Hérens (arrivo ad Arolla, nel canton Vallese). Dietro di loro, i connazionali Julien Ançay e Yann Bannwart (Team Pellissier Sport), in 2 ore e 51 minuti, e i giovani valdostani Davide Gadin e Didier Chaberge (i Daviddidi), che hanno chiuso in 2 ore e 59.
La gara femminile è andata alle svizzere Aline Rey e Annick Rey Conus (Amore Fati), che hanno fermato il cronometro su 3 ore e 55 minuti. Seconde, le valdostane Benedetta Demartino e Véronique Chanoine (Meglio del palet), al traguardo in 4 ore e 14 minuti. Terzo posto per le elvetiche Amélie Delasie e Malorie Michiels (Les Sheeps), in 4 ore 16 minuti. Tra le coppie miste, a vincere è stato il duo Inalpe Dynafit 2.0, formato da Gaëlle Perrier e Julien Fournier, primi anche due anni fa.
750 in totale i partecipanti. 600 iscritti hanno scelto la prima partenza, quella dedicata ai “randonneurs”, poco più di un centinaio gli atleti che hanno invece sfidato cronometro e avversari nella versione competitiva del percorso. Tra gli escursionisti, la categoria non prevedeva una classifica, ma i più veloci sono stati gli elvetici Dylan Gabioud e Simon Bessard (Tarrac Squad), al traguardo in 3 ore e 10 minuti, dopo essere transitati per primi anche al colle.
Il Collontrek, giunto quest’anno all’ottava edizione, è diventato un appuntamento fisso per molti escursionisti, in prevalenza provenienti dalla Svizzera. Ieri, venerdì 6 settembre, in tanti si sono ritrovati a Valpelline per la festa iniziale, proseguendo oggi sul sentiero una volta utilizzato da agricoltori e contrabbandieri. Al Col Collon, dopo la salita dal versante italiano, la calzata dei ramponcini per il passaggio sul ghiacciaio, poi la discesa fino ad Arolla, dove il pomeriggio è proseguito tra musica e allegria.