È ancora super Chicco Pellegrino: la medaglia d’argento è sua
Da Fede a Chicco, dall’argento all’argento. Come a PyeongChang, la Valle d’Aosta conquista due medaglie. Come a PyeongChang (e come Federica Brignone ieri), Federico Pellegrino ha conquistato la medaglia d’argento nella sprint di sci di fondo alle Olimpiadi di Pechino. Oggi in tecnica libera, allora in classica, ma davanti c’è sempre lui, Johannes Hoesflot Klaebo.
Era lui l’atleta da battere, e su di lui Chicco ha fatto la sua gara. E ad un certo punto sembrava che la medaglia d’oro potesse tornare in Valle d’Aosta, dopo Marco Albarello. Ma va bene così. Non era per nulla scontato trovare un posto sul podio, vista la stagione non facile di Pellegrino. Lui, però, gli appuntamenti che contano raramente li sbaglia. Il capolavoro è stato quello della semifinale, la finale è stata molto tattica ma il norvegese ed il poliziotto di Nus erano obiettivamente più forti di Alexander Terentev – bronzo – Joni Maki, Artem Maltsev ed Oskar Svensson.
E quelle lacrime e quella gioia al traguardo vogliono dire tanto.
L’oro femminile è andato alla svedese Jonna Sundling, seguita dalla connazionale Maja Dahlqvist e dalla statunitense Jessie Diggins.
Le parole di Pellegrino: “Orgoglioso che da una scelta azzardata sia arrivato un altro grande risultato”
Queste le sua parole alla FISI: “Otto anni fa a Sochi è stato un sogno, ma mi ha fatto capire che non era abbastanza il mio modo di allenarsi e di vivere. Quell’esperienza ha fatto scattare qualcosa nella mia testa che mi ha fatto diventare il più professionista possibile, più professionale possibile con i risultati che sono arrivati. Però il sogno era sempre al 2022. Un sogno che si è trasformato in obiettivo, che, come ho sempre detto, era arrivare qui e dimostrare il mio meglio. E che il mio meglio qui, anche oggi così come tante altre volte abbia voluto dire medaglia olimpica è qualcosa d’incredibile. L’ultimo anno è stato difficilissimo, a livello mentale e al livello di pressione che io stesso mi son messo sulle spalle. Ho fatto una scelta azzardata, che solo in questo momento può essere giustificata e mi rende orgoglioso del fatto che da un’idea, un’attitudine insita dentro di me, sia arrivato un altro grande risultato. Oggi tatticamente, tecnicamente ero il miglior Pellegrino e son veramente felice. Sono un vincente, quindi appena passata l’emozione mi son messo a pensare come avrei potuto battere Klaebo, perché oggi non era imbattibile. Non è stato il migliore delle volte in cui l’ho incontrato anche se lui è il migliore. Sono estremamente soddisfatto, provo un senso di appagamento incredibile. Come quattro anni fa, in pochissimi ci credevano e anche adesso, per come è iniziata la stagione, l’anno scorso ok le vittorie ma senza i norvegesi non era scontato pensare di arrivare qui a medaglia. Così è stato, in parte grazie al mio modo di lavorare ma in gran parte grazie alle persone che vivono e lavorano con me, a cominciare da mia moglie Greta (Laurent ndr), passando per i tecnici che ci hanno seguito quest’estate, il mio compagno di allenamenti De Fabiani, lo skimen e il mio fisioterapista. Continuo a pensare che l’esperienza con i russi sia stata, a livello lavorativo, la più interessante della mia carriera ed è un approccio totalmente diverso e che appunto rimpiango di non averlo provato. Ho apprezzato il mio lavoro del 2014-2018 in cui ho dato tanto, non era più possibile continuare così perché avevo dato tanto e abbiamo reimpostato tutto modificando alcune cose. Non è andato a buon fine il piano A e doversi ritrovare dopo il terzo anno a ricominciare non è stato facile ma ho avuto la fortuna e l’intelligenza di scegliere bene le mani nelle quali mettermi per dimostrare il meglio di me”.
Capolavoro di Federico Pellegrino: è finale
Un vero e proprio capolavoro. Non ci sono altre parole per definire l’impresa di Federico Pellegrino nella semifinale della sprint delle Olimpiadi di Pechino. Ancora una volta, con un guizzo finale il valdostano è andato a vincere la propria difficilissima batteria al photofinish, sorprendendo all’esterno gli avversari – Klaebo, Jouve ed Ustiugov – recuperando tre posizioni negli ultimi metri e trovando l’appuntamento con la storica finale.
A giocarsi la medaglia con Pellegrino ci saranno Klaebo, Terentev, Maki, Svensson e Maltsev.
La finale sarà trasmessa da Eurosport Player, DiscoveryPlus e RaiSport.
Pellegrino vince in scioltezza i quarti di finale
L’appuntamento è alle 12.35, o qualche minuto dopo. Federico Pellegrino cercherà di essere tra i migliori sei di questa Olimpiade di Pechino nella semifinale della sprint a tecnica libera, dopo aver ottenuto il passaggio del turno ai quarti di finale. Ottime le sensazioni date dal valdostano, sempre testa a testa con Chanavat per poi lasciar andare in scioltezza lo scatto nel rettilineo finale e vincere la propria batteria.
Che poi, già la semifinale è in realtà una finale mancata, con davvero i migliori sprinter: con Pellegrino ci sono Johannes Klaebo, Richard Jouve, Lucas Chanavat, Sergey Ustiugov e Ben Ogden. Due di loro resteranno di sicuro fuori, altri due potrebbero passare come lucky loser se i tempi glielo consentiranno. Bisognerà vedere se sarà una semifinale “di studio” o se si giocherà subito a carte scoperte.
Come da pronostico, nulla da fare per Greta Laurent, in una batteria davvero proibitiva. Il gruppo delle sei è rimasto compatto per più di metà gara poi, al cambio di ritmo imposto da Maja Dahlqvist, Tiril Udnes Weng (poi qualificatesi) e Natalia Nepryaeva, la valdostana ha ceduto il passo ed ha chiuso al sesto ed ultimo posto della batteria e 28° finale, seguita nella classifica generale dalle connazionali Lucia Scardoni e Caterina Ganz.
In qualifica passano Federico Pellegrino e Greta Laurent
Il primo scoglio, quello delle qualificazioni, è stato superato per due terzi: Federico Pellegrino e Greta Laurent saranno al via della sprint in tecnica libera delle Olimpiadi di Pechino, mentre per Francesco De Fabiani ha probabilmente pesato la skiathlon di domenica.
Il poliziotto di Nus ha ottenuto il 6° tempo in 2’49”55, attardato di 4”52 dalla vetta che, a sorpresa, non appartiene al cannibale Johannes Klaebo (comunque terzo) ma al francese Lucas Chanavat. De Fabiani ha chiuso al 35° posto in 2’55”56, ad 1”12 dalla qualificazione. Nei 30 trova posto anche Davide Graz, 25°, ma non Mark Chanloung, 52° in 3’02”12.
Nei quarti, alle 11.55, Pellegrino è inserito nella seconda batteria con Chanavat, Grate, Novak, Grond e Graz.
Passaggio quasi col “brivido” per Greta Laurent, che in 3’22”84 ha ottenuto il 25° tempo, ad “appena” 1”35 centesimi dal 31° posto di Lena Quintin, la prima delle escluse. A tenere alti i colori azzurri ci saranno anche Lucia Scardoni e Caterina Ganz, mentre non ce l’ha fatta Karen Chanloung, 61ª in 3’36”00.
Seconda batteria anche per Greta Laurent alle 11.30, quasi impossibile: ci sono Dahlqvist, Weng, Nepryaeva, Beranova e Van Der Graaff.
Ore 11.30: quarti di finale sprint tl donne
Ore 11.55: quarti di finale sprint tl uomini
Ore 12.25: semifinali sprint tl donne
Ore 12.35: semifinali sprint tl uomini
Ore 12.47: finale sprint tl donne
Ore 13.00: finale sprint tl uomini