Peter Kienzl sulla vetta del 4K

06 Settembre 2016

Mezz’ora di sonno in 82h53m31s. Questo il ritmo pazzesco che ha consentito a Peter Kienzl, 41 anni dalla provincia di Merano, di essere il primo degli “heroes” di cui cantava David Bowie pochi minuti prima della partenza da Cogne sabato 3 settembre. La prima edizione del 4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta è sua. Un’impresa che, ironia della sorte, fa il paio con il primo Tor des Géants del 2010: anche lì la vittoria andò ad un altoatesino, Ulrich Gross, con un tempo di 80h27m23s.

Ad accogliere Kienzl in piazza Chanoux a Cogne una pinta di birra fresca e un centinaio di persone in tripudio per questa grande impresa, di cui lui stesso fatica a rendersi conto. L’altoatesino, partito con il pettorale numero 251, era fin dalla partenza uno degli atleti da tenere d’occhio, ma sicuramente neanche lui si aspettava un risultato del genere, pur avendo sempre mantenuto le posizioni di testa in tutti i rilevamenti cronometrici. Ha gareggiato a braccetto con il conterraneo Christian Insam fino a Valtournenche, quando quest’ultimo ha iniziato ad accusare problemi al ginocchio (che lo hanno portato ad un doloroso ritiro prima di Pont-Saint-Martin), dando di fatto il via libera a Kienzl per la fuga decisiva.

“Il mio obiettivo era di stare sotto le 90 ore. Ho iniziato a pensare che forse avrei potuto farcela a un centinaio di chilometri dal traguardo. Sapevo però che poteva succedere ancora tanto, se avessi mollato Brunod mi avrebbe raggiunto”.

A tre chilometri dal traguardo, a Lillaz, si è fermato a riposare.“Ad un certo punto ho pensato di correre in tondo. Vedevo solo boschi e bandierine, non capivo più niente. Però sono riuscito a vedere le montagne. La parte più brutta è stata la seconda notte, con il vento forte e la pioggia”.

Peter Kienzl, che fa il rappresentante di speck, dedica la vittoria alla fidanzata a casa. Quest’anno ha al suo attivo tre podi in altrettanti trail sopra i 100 km: su tutti, il secondo posto alla Südtirol Ultra Skyrace (121 km), ma anche la seconda piazza al Dolomiti Extreme Trail di 103 km (di cui vanta anche la vittoria nell’edizione dello scorso anno sulla distanza dei 53 km) e la terza al Trail Porte di Pietra (102 km), nonché una diciassettesima posizione all’Ultra Trail di Madeira a fine aprile. L’anno scorso al Tor des Géants si è piazzato nono.

Il podio
Il valdostano Bruno Brunod ha chiuso al secondo posto, in 86h35m14s, mentre sul terzo gradino del podio finisce il francese Yann Bonanni, in 88h36m53s

Per le donne, sempre in testa Francesca Canepa, transitata a Donnas alle 20.07, mentre per le coppie testa a testa serrato tra Matteo e Pierino Stacchetti ed i russi Andrey Antipinskiy e Maxim Vafin.

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