Quattro trail massacranti e 1000 km corsi in un mese, l’incredibile viaggio di Jean-Michel Touron
Mille chilometri in meno di un mese. E' questa la distanza che Jean-Michel Touron, 32enne tecnico industriale e atleta francese di origine peruviana, avrà percorso in soli 30 giorni se riuscirà a concludere il Tor des Géants, partito oggi, domenica 11 settembre, da Courmayeur.
Touron ha iniziato la sua enorme fatica il 19 agosto scorso quando si è presentato alla partenza dell’Ultra Tour des 4 Massifs – Xtrem, 169 km con 11mila metri di dislivello macinati in 44h33'13''. La settimana successiva ha replicato partecipando al Tour de France delle corse in montagna, l’Ultra-Trail du Mont-Blanc: altri 170km e 10mila metri di dislivello, conclusi in 45h09'51'.
Dopo due gare in patria – è di Loire à l'Etrat, paesino che fa parte dell’agglomerato di Saint-Etienne – l’avventura di Touron è ripartita da Cogne, in Valle d’Aosta, dove ha deciso di alzare decisamente la posta in palio: il 4K Alpine Endurance è un’impresa titanica per chi cerca di affrontarla senza aver fatto altre gare nelle settimane precedenti, figuriamoci con 340km nelle gambe. Lui non ha battuto ciglio e dopo altri 350km e 25 mila metri di dislivello ha tagliato il traguardo con il sorriso sulle labbra, venerdì 9 settembre alle 13.41. Il tutto in 148 ore e 44 minuti.
Due giorni di relax e questa mattina era in Piazza Brocherel, a Courmayeur, per la partenza del Tor des Géants. Insomma, altri 330km e 24 mila metri di dislivello, per gradire. La sua storia ha fatto velocemente il giro del paese, tra i partecipanti e non solo, diventando in poche ore l’idolo del pubblico e un esempio per gli altri trailers (è una vecchia conoscenza del Tor, in quanto "senatore, cioè finisher di tutte le edizioni) e che lo hanno letteralmente trasportato su una sedia a sdraio, o trono che immaginar si voglia, per i primi metri di gara.
“Quest’anno sto bene, dal punto di vista fisico e mentale, anche se onestamente non mi aspettavo di riuscire a correre per così tanti chilometri”, ci ha spiegato durante la presentazione dei top runners, al quale ha preso parte in qualità di “guest star”. Touron ha svelato che non aveva in programma questo “filotto” di gare ma che ha semplicemente continuato perché si sentiva bene. “L’UTMB è la gara più competitiva delle quattro – ha continuato – mentre il Tor e il 4K sono più delle avventure”. E poi, per non farsi mancare nulla, neanche la folle idea di non fermarsi mai, ha rilanciato: “Se riesco a finire il Tor non è detto che non ci sia qualche altra gara alla quale partecipare”. In una parola: instancabile.
Il video del suo arrivo al 4K