Rispetto per l’ambiente e attenzione alla sicurezza al centro della prima edizione del 4K
Un progetto ecologico di valorizzazione e protezione dell’elemento naturale in cui si svolge la gara e un dispositivo GPS satellitare di ultima generazione per monitorare tutti i partecipanti: sono queste alcune delle innovazioni introdotte dal 4k Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta per la sua prima edizione.
Il trail, che ha aderito all’International Trail Running Association, sottoscrivendone anche la carta etica, ha varato il Progetto 4K Eco, finalizzato a proteggere l’ambiente con azioni concrete sia nella pratica che in termini di regolamento interno della gara. Nello specifico, grande attenzione è riposta nella raccolta differenziata, per la quale sono stati attrezzati tutti i 129 eco-punti presidiati, e nella lotta contro l’abbandono dei rifiuti lungo il percorso, pena la squalifica dei corridori. Proprio questo impegno è valso il patrocinio morale da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, rappresentato questa mattina dal Sottosegretario Barbara Degani.
Un ulteriore elemento su cui l’organizzazione ha investito molto è quello della sicurezza, dopo le polemiche degli anni scorsi durante il Tor des Géants. Ogni atleta è stato dotato, infatti, di un dispositivo GPS YB3, che permetterà a tutti di poterne seguire il tracciato tramite l’app YB Races. Oltre che da amici e parenti dei partecipanti, l’applicazione sarà utilizzata anche per monitorarne la posizione da parte della commissione di gara, che potrà notare ogni variazione di percorso ed indagarne le cause tramite un sistema di messaggi preimpostati. Il GPS aggiorna la posizione ogni dieci minuti ed il dispositivo garantisce un’autonomia di una settimana.
L’intero sistema – il cui software è stato progettato dalla valdostana Ambiti Limite s.r.l. – è stato già testato in occasione del Monterosa Walser Trail di fine luglio e, soprattutto, durante l’Ultra Trail Mont Blanc della scorsa settimana. Proprio durante questa competizione è stato possibile mettere alla prova l’efficacia del dispositivo in termini di sicurezza: l’attivazione del tasto SOS ha messo in moto il processo di salvataggio di diversi atleti con l’elicottero, con grande soddisfazione dei medici per la tempestività degli interventi.
Sempre in termini di sicurezza sono stati predisposti diversi percorsi alternativi che verranno messi in atto in caso di maltempo e che consentiranno di evitare il rischio di neve e ghiaccio sui colli più pericolosi e più alti, diminuendo di diverse migliaia di metri il dislivello positivo del percorso, pur incrementandone il numero dei chilometri percorsi.