Tor des Géants, Oliviero Bosatelli tiene saldo in mano il comando della gara
Oliviero Bosatelli è lanciato verso Courmayeur. Il vigile del fuoco bergamasco, Oli Bosa come lo chiamano i suoi fans, già vincitore del Tor des Géants nel 2016, è arrivato a Valtournenche intorno alle 10 dove è rimasto per circa 30 minuti. Mantiene un’ora di vantaggio sul canadese Galen Reynolds, uscito da Valtournenche alle 11.34. Terzo il francese Olivier Romain, entrato a Valtournenche alle 12. Gianluca Galeati slitta alla sesta posizione, superato da Danilo Lantermino e dal francese Raichon Sebastien. Primo fra i valdostani Enzo Benvenuto, decimo in classifica generale, uscito da Gressoney-Saint-Jean alle 11.50. In ottava posizione la prima donna, la spagnola Silvia Ainhoa Trigueros Garrote, in partenza da Gressoney-Saint-Jean alle 10.23, 13esima la francese Jocelyne Pauly, con un distacco di oltre 2 ore, mentre è 18esima la connazionale Sonia Furtado, la prima italiana Chiara Boggio è 32esima.
Aumenta l’elenco dei ritirati eccellenti. Dopo Franco Collé, che ieri ha dato forfait al Rifugio Dondena, battuto da un problema agli occhi che lo aveva già messo in difficoltà a Cogne, getta la spugna anche la compagna Giuditta Turini e Scilla Tonetti, fermatesi ieri a Champorcher. Fuori nel pomeriggio di ieri anche la svizzera Denise Zimmermann, vincitrice nel 2015, e Simon Gfeller, entrambi out dopo Cogne. Fuori anche il più anziano della compagnia, il 73enne Joaquim Sampaio. Sale quindi a quasi 192 il numero dei ritirati.
L’incontro dei Giganti
Al Rifugio Coda ieri pomeriggio si è vissuto un momento emozionante anche sul fronte del Tor des Glaciers, con l’incontro fra il leader della gara Luca Papi e il primo del Tor des Géants Bosatelli.
L’italiano residente in Francia, ha allungato sui suoi diretti inseguitori e si avvia a lasciarsi alle spalle già 260 chilometri di sentieri. Gliene restano, insomma, 190, che non è certo poco, ma comunque la via del ritorno verso Courmayeur è intrapresa e questo fa un po’ da incentivo psicologico.
Sui 450 km del percorso sono rimasti in 84 concorrenti del Tor des Glaciers sui 98 partiti. Non è facile seguire il loro “viaggio” perché i valloni che attraversano e i passi che scavalcano sono davvero alla portata di pochi e ben preparati avventurosi e assolutamente proibiti alle persone che hanno scarsa attitudine all’alta montagna. La notte scorsa si sono sfiorati i meno 15 gradi sul Col Loson, a 3300 metri di quota, stando alle testimonianze di un giovane concorrente francese che, proprio per questo, ha incontrato qualche difficoltà. Dopo Papi, che stamane era all’albergo Ristoro Sitten, c’è il giapponese Masahiro Ono, seguito da Richard Victor e Javier Puit.
Immutata anche la classifica femminile: Marina Plavan precede la sudafricana Anouk Baars e la costaricana Ligia Madrigal. A ruota, si fa per dire, l’italiana Emanuela Marzotto.
Tot Dret
Mancano poche ore alla partenza della terza gara del Tor X. Alle 21 di oggi, martedì 10 settembre, Gressoney-Saint-Jean ospiterà la partenza del Tor130 – Tot Dret. Al via in 500 concorrenti che avranno 44 ore di tempo per chiudere i 130 km con 12mila metri di dislivello positivo.