Tor des Géants, presentati i top runners: tra di loro 3 vincitori del passato e tanti outsiders
Ancora poche ore, e poi la febbre del Tor des Géants potrà sfogarsi lungo i 330 km di sentieri delle Alte Vie numero 1 e 2. Ad anticipare la partenza di domenica 10 settembre, alle 10 da Courmayeur sono state, come da tradizione, la conferenza stampa e la presentazione dei top runners.
A presentare questa ottava edizione c’erano, oltre ad Alessandra Nicoletti, Claudio Restano, Assessore Regionale al Turismo, Sport e Commercio – “finalmente”, ha detto Nicoletti –, che ha sottolineato il ruolo da traino che questa manifestazione ha e può avere per promuovere la Valle d’Aosta a livello internazionale, se Regione e organizzazione lavorano in sinergia; Fabrizia Derriard, sindaca di Courmayeur, che si è concentrata sulla magia e l’emozione del Tor, Roberto Cavallo, che ha presentato il progetto EcoLoTor ed il vicepresidente di Vda Trailers Alberto Lorenzi, che ha voluto ringraziare in maniera particolare i circa 2500 volontari.
A seguire, al Jardin de l’Ange sono stati presentati i corridori che faticheranno per le prossime 75-80 ore per vincere l’ambito ultratrail: 30 uomini e 10 donne élite. Si preannuncia una competizione dall’alto valore tecnico e davvero molto combattuta, con molti pretendenti alla vittoria senza un unico favorito. In campo maschile, Oliviero Bosatelli ha le carte in regola per affermarsi anche quest’anno dopo la vittoria dell’anno scorso e al Tor des Chateaux. A contendergli lo scettro ci sarà anche Franco Collé, atleta di casa che ha già vinto nel 2014 e che, quest’anno, ha già conquistato diversi trionfi nei trail a cui ha partecipato. Sempre tra gli italiani, un occhio di riguardo va a Gianluca Galeati, 2° nel 2015, a Andrea Macchi, nonché all’altoatesino Peter Kienzl, che cercherà una doppietta “virtuale” dopo la vittoria del 4K. Sarà soprattutto dall’estero, però, che arrivano i principali avversari di Bosatelli e Collé. Su tutti, il basco Javier Dominguez-Ledo, gli statunitensi Joe Grant e Michele Graglia, il portoghese Carlos Sa, il francese Lionel Trivel e gli elvetici Marco Gazzola e Jules-Henri Gabioud (re nel 2011 e vincitore dell’Ultramarathon du Fallère poche settimane fa). Buone speranze anche per Jean-Claude Mathieu ed il giapponese Masahiro Ono, che dopo due quinti posti spera di raggiungere finalmente almeno il podio. Spazio per la presentazione anche ad altri due valdostani, Enzo Benvenuto e Bruno Brunod, ad Alex Rabensteiner e Jimmy Pellegrini dall’Alto Adige, Christian Caselli, Christian Fatton, Qin Yanzhong, Michael Nançoz, Paolo Rossi, Eugeni Rosello Solé, Felipe Artigue Rodriguez e Jens Lukas.
Potrebbe essere, come successe per buona parte della settima edizione, una lotta a due tra Lisa Borzani, campionessa in carica, al suo primo Tor da “valdostana” e reduce da molte vittorie, e Silvia Trigueros Garrote. Attenzione, però, a non sottovalutare Stephanie Case, 2° l’anno scorso, che sembra avere recuperato dall’incidente di quest’inverno che poteva costarle caro e che correrà ancora con i colori palestinesi. Consistente la squadra italiana élite: da Scilla Tonetti a Giulia Vinco, da Marina Plavan a Katia Figini, tutte possono ben figurare. Oltre a loro, sono state presentate da Silvano Gadin e Ivan Parasacco anche l’iberica Consuelo Velasco Barros, la ceca Petra Muckova e l’olandese Marjolein Bil.