Tor, “per qualche capriccio stiamo rovinando una delle idee più geniali degli ultimi anni”
Un nostro lettore ci scrive in riferimento al sondaggio lanciato nei giorni scorsi dalla nostra testata sulla decisione della Regione di organizzare un nuovo Tor.
Bella idea quella del sondaggio sul Tor des Géants. Finalmente qualcuno che si degna di sentire anche il parere dei comuni mortali.
Purtroppo devo dire che, a parer mio, il quesito è “mal posto”. Mi spiego. La scelta 1) recita “con la Regione: questo trail è un bene comune”. Il punto è proprio questo: cerchiamo di non confondere la Regione Valle d’Aosta con il “Palazzo”. La Regione e il TOR sono una cosa sola: la comunità partecipa attivamente con tutte le sue componenti (iscritti, volontari, tifosi, enti, Guide, Forestale, corpi militari ecc.). Per scelta convinta e non perché “comandati” dall’Amministrazione regionale. Il TOR, in cambio, ha fatto conoscere la Valle, le sue bellezze e la sua gente in tutto il mondo, molto meglio di qualsiasi (costosa) campagna pubblicitaria. Il ritorno in termini di immagine è stato enorme, direi inimmaginabile.
La parola Regione andrebbe quindi sostituita con la parola “Palazzo”. Vorrei dire politici, ma sarei tacciato di qualunquismo. Sono quelli che vogliono metter le mani sul TOR che è già della Regione (cioè nostro) ed è già un bene comune.
Lascio a Voi immaginare, sulla base delle esperienze degli ultimi anni, cosa succederebbe al TOR se gestito dalla politica. Quanto costerà alla Regione (cioè a tutti noi)? E potranno partecipare solo gli “eletti”, i “vip” e i raccomandati? O ci sarà anche qualche posto (a pagamento, per carità) anche per normali appassionati di montagna?
Ultima considerazione: proviamo a paragonare due competizioni simili, di livello altissimo: il Tor des Géants e il Trofeo Mezzalama e proviamo a vedere quali sono le rispettive spese sostenute dalla Regione e qual è il ritorno in termini di immagine, di pubblicità e di indotto.
Intanto, per qualche capriccio, stiamo rovinando una delle idee più geniali degli ultimi anni.
Grazie dell’attenzione e cordiali saluti.
Orlando Thiébat