Un duo al comando del Tor des Géants: Franco Collé insegue da vicino Javi Dominguez
Un terzo di gara è scivolato via, dopo il primo giorno di emozioni, e un duo comanda la testa della corsa. Si tratta del basco Javi Dominguez e del valdostano Franco Collé che sono transitati, a distanza di 9 minuti uno dall’altro, a Champorcher (130° km), questa mattina alle 7.40.
Dietro di loro l’altoatesino Peter Kienzl, con circa mezz’ora di ritardo. Collé e Dominguez viaggiano ormai da oltre 50 km distanziati di pochi minuti, ma con un vantaggio di oltre un’ora e mezza sugli immediati inseguitori, un gruppetto capitanato da Oliviero Bosatelli, in cui troviamo anche Andrea Macchi, Michele Quagliaroli, il francese Lionel Trivel e il portoghese Carlos Sa. Segue, leggermente più distanziato, Gianluca Galeati.
Chi sono i due battistrada
Franco Collé è l’idolo di casa, l’enfant du pays: valdostano di 39 anni, ha già nel suo palmares una vittoria al Tor des Géants, nel 2014, un 3° posto, nel 2013, e un 5° nel 2012. In grandissima forma – quest’anno ha vinto svariati trail – ci è sembrato molto rilassato alla partenza, dove ha dichiarato di temere soprattutto gli stranieri ed in particolare “il basco”. Il trailer evocato da Collé, cioè Javi Dominguez, è stato in effetti l’atleta che più gli ha dato filo da torcere, almeno in questa prima parte di gara, e con il quale ha corso diversi tratti di tracciato: 43 anni, ha già dimostrato tutto il suo valore all’Utmb dove è finito 3° nel 2013 e 5° nel 2016.
Dietro di loro c’è Peter Kienzl, vincitore lo scorso anno del 4K Alpine Endurance Trail, la manifestazione regionale fotocopia del Tor, disputata però sul percorso in senso di marcia opposto. “Devo ricordarmi di correre dalla parte giusta”, ha scherzato Kienzl poco prima dello start.
Al femminile continua il testa a testa tra Lisa Bozani e Silvia Trigueros Garrote
La classifica femminile vede, sempre alla base di Cogne, Lisa Borzani in testa con un 34 minuti circa di vantaggio su Silvia Trigueros Garrote, mentre per la terza piazza è un testa a testa tra la britannica Jamie Aarons e Raffaella Miravalle.
Primi ritiri eccellenti
Come d’abitudine la prima notte di gara ha scremato il gruppo, con numerosi ritiri. Gli atleti che hanno abbandonato il sogno di poter vestire la maglia da finisher sono già 65. Tra questi ci sono anche degli atleti di primissimo piano come il vincitore dell’edizione 2011, Jules Henry Gabioud, lo svizzero Michael Nançoz, Paolo Rossi, protagonista delle prime fasi di gara, e il trailer-modello Michele Graglia che ancora fatica a trovare un feeling con questa gara.
Tra i valdostani, hanno gettato la spugna Ivo Perrin, Mauro Maquigenaz, Giancarlo Priod, Paolo Berruquier, Giuseppe Grange e Enzo Benvenuto, che spiega su Facebook: ”Purtroppo il mio Tor è finito stanotte a Rhêmes: un virus intestinale ha voluto giocare con me fin dalle prime battute, vincendo il primo match 4 a 0 e dandomi il colpo di grazia dopo essere ripartito da Valgrisenche. Ne sono uscito annientato e, soprattutto molto deluso: come tutte le grandi delusioni, ci vorrà del tempo per dimenticarla. Ma ci riuscirò”.
Il passaggio dei primi due al rifugio Dondena