Il presidente degli albergatori: stranieri in aereo e non in gommone per lavorare nel turismo
“Abbiamo bisogno di portare giovani, non con un gommone, ma con un biglietto aereo che gli abbiamo pagato noi, offrendo loro condizioni di vita e lavoro dignitose”. Il “dramma” della carenza di lavoro nel settore turistico ha tenuto banco nell’Assemblea degli albergatori valdostani, per il secondo anno andata in scena al Grand Hotel Billia di Saint-Vincent. “Non si trova forza lavoro: dai lavapiatti, ai camerieri ai piani, fino ai cuochi”.
Ricorda il presidente Luigi Fosson la decisione la scorsa stagione estiva di alcuni alberghi di non aprire la parte del ristorante proprio per la carenza di personale. “Un danno di immagine e di ricavi”.
L’auspicio del presidente è di poter arrivare a degli accordi internazionali. “Sarebbe bello poter in futuro avere una videocall con un potenziale dipendente e se ci piace poterlo fare arrivare nel giro di pochi giorni. L’alternativa di avere tanti immigrati clandestini, non è l’alternativa né per noi e soprattuto per loro”.
Tirocini negli alberghi per gli studenti valdostani
Nonostante la manodopera valdostana non arriverà a risolvere il problema della carenza di personale per il settore, un progetto di tirocini rivolto alle scuole superiori valdostane, porterà quest’estate alcuni 16enni e 17enni negli alberghi locali.
“Avevamo l’esempio del Sud Tirol” ricorda il presidente. “Il progetto non è per avere più manodopera nelle strutture, ma per avere più ragazzi che si avvicinano al mondo del lavoro e possano entrare in contatto con il mondo dell’imprenditoria. Sono talmente pochi i giovani in Valle d’Aosta che abbiamo bisogno di fidelizzarli al lavoro”.
“Non sempre il vile denaro sistema le questioni” rileverà poco dopo il Presidente della Regione Renzo Testolin. “Le questioni si sistemano anche creando i presupposti per avere del buon personale, non solo dietro i vostri banconi ma anche dietro i nostri. Dobbiamo lavorare e investire affinché vi sia una pubblica amministrazione efficiente, formata e invogliata a lavorare bene. Bisogna dare la possibilità a chi lavora di farlo in maniera decorosa”.
Dopo le scuole superiori lo sguardo è rivolto all’Università. “Cercheremo di entrare nella nostra università e in quelle vicine del Piemonte – prosegue Fosson – per offrire ai giovani dei part -time verticali, con la possibilità di lavorare nel weekend e avere il resto della settimana per studiare”.
E’ in fase di chiusura la concertazione sul contratto integrativo. “Aspettiamo che le cose si evolvano a livello italiano, da parte nostra contiamo di mettere delle cose in più dedicate al welfare”.
Un disegno di legge per le case dei lavoratori stagionali
La carenza di personale va di pari passo con la difficoltà degli “stagionali” a trovare alloggi. “La bozza è pronta” dice Fosson. “Ma vorremmo fosse chiaro un discorso: fare appartamenti per il personale non è speculazione. Abbiamo per questo bisogno di una legge incentivante”.
“Il disegno di legge è un primo passo, certo non risolutivo” gli fa eco l’Assessore regionale al Turismo Giulio Grosjacques. “Nel primo confronto avuto con i sindaci ci sono state fatte delle considerazioni sulla programmazione urbanistica. Lavoreremo perché ci sia risposta più celere possibile, per far sì che nei prossimi mesi si possa programmare l’attività”. Attesa dagli albergatori anche la nuova legge regionale sui rifugi e gli ostelli.
Poco personale e in molti casi non formato. “Non abbiamo più receptionist che parlano francese e che conoscono il paese in cui stanno lavorando. Eppure sono loro il primo contatto con il turista. L’accueil è il 90% del nostro lavoro”. Il progetto, già avviato l’anno scorso ad Ayas e Gressoney, è di organizzare con l’Office régional du tourisme dei percorsi formativi. “Sarebbe bello avere delle video pillole sulla storia della Valle d’Aosta realizzate da Alessandro Barbero”.
Non poteva poi mancare un accenno alla recente legge sugli affitti brevi. “E’ una legge che noi non avevamo preso sotto un aspetto ideologico, ma era importante fare emergere questo mercato, la cui assenza durante la Pandemia ci ha fatto perdere fra i 7 e i 12 milioni euro di ristori da parte dello Stato”. Sulla legge sull’imposta di soggiorno, da poco entrata in vigore, il presidente Fosson ha chiesto alcuni aggiustamenti – “in alcuni posti in alta stagione è particolarmente esosa” – e di raccogliere poi dai comuni come questi fondi vengono utilizzati sui territori.
I dati dell’ultima stagione invernale
La fotografia dell’ultima stagione invernale, anche grazie ai dati sugli affitti brevi” ritrae una Valle d’Aosta “di grande crescita”. A snocciolare i dati è l’Assessore al Turismo Grosjacques.
Il confronto del periodo dicembre 2023 – aprile 2024 con lo stesso periodo dell’anno prima vede un aumento del 13% degli arrivi e del 15% delle presenze. Rispetto all’ultimo decennio l’aumento è stato rispettivamente del 30 e del 21%
Escludendo gli alloggi “abbiamo comunque un aumento del 6% di arrivi e del 7% di presenze e nel decennio del 22 e 13% presenze”.
Nell’ultimo inverno gli arrivi sono stati 607mila e le presenze 1 milione 905mila, con una media a turista di 3,1 giornate.
Fatturato record nell’ultima stagione anche per gli impianti a fune, con 119 milioni di euro, + 12% rispetto alla stagione passata, +30% rispetto alle ultime stagioni.
“Abbiamo formato una classe dirigente che sta dando grandi risultati, associato all’impegno economico importantissimo della Regione che anche nel prossimo assestamento impegnerà risorse importanti per rinnovare e costruire nuovi impianti” evidenza Grosjacques. “Noi non siamo per la decrescita felice, ma per gli investimenti sul nostro territorio”.
“Servono risorse strutturali per l’effientamento delle strutture”
Non poteva poi mancare, ironizza l’Assessore, “come ogni buona assemblea di categoria”, la richiesta di risorse da parte della Regione.
Il Presidente Fosson parla dell’efficentamento energetico delle strutture valdostane, chiedendo “una incentivazione strutturale”, attingendo “ad una parte degli utili di Cva”.
“Gli albergatori se giustamente incentivati possono arrivare con dieci anni di anticipo alla decarbonizzazione. Non siamo una categoria di piagnoni, ma una categoria che vuole crescere”. Un Disegno di legge in tal senso è in discussione, anche per le strutture commerciali, annuncia l’Assessore.
“Una società di capitale per salvare gli alberghi valdostani dalla speculazione”