Il Castello di Saint-Pierre riapre nella sua nuova veste scientifica
A seguito di numerosi interventi di restauro esterno e di riqualificazione interna, il Castello di Saint-Pierre è pronto a tornare in piena attività per una stagione invernale dalla stimolante attrattiva culturale e scientifica. Ospite della sede espositiva del Museo regionale di scienze naturali Efisio Noussan, inaugurata ufficialmente nel pomeriggio di venerdì 25 novembre, il maniero è stato visitabile lungo le prossime settimane in date e orari e secondo modalità differenti.
“Una attesa lunga quattordici anni”
Come ricordato dal suo sindaco Andrea Barmaz, il connubio divulgativo tra museo e castello potrà aiutare un paese ricco di peculiarità culturali quale è Saint-Pierre ad attirare annualmente decine di migliaia di visitatori.
“Dopo una attesa lunga quattordici anni e trascorsa tra intensi e impegnativi lavori di recupero della struttura e dei suoi interni, finalmente l’apertura odierna rappresenta un ulteriore e finale passo avanti nella direzione di una completa ripresa del patrimonio artistico valdostano – ha dichiarato il presidente della Regione Erik Lavevaz -. Quanto a contenuto e tecnologia, il museo si pronostica quale polo di altissimo livello nonché gioiello di ricchezza unico nel suo genere grazie alla sua curiosa collocazione all’interno di un maniero”.
Il Castello di Saint-Pierre
L’inaugurazione della nuova sede espositiva non può che restituire unitarietà e centralità all’attività del Museo regionale di scienze naturali Efisio Noussan: con il suo doppio registro di visita tra castello e plesso museale nonché le sue caratteristiche digitali e di semplice utilizzo, esso si compone di un totale di 16 differenti sale tematizzate ciascuna fruibile in 3 distinte lingue – italiano, francese e inglese – e visitabile tramite virtual tour anche da soggetti affetti da disabilità e pertanto impossibilitati all’accesso diretto.
“La prima stanza, chiamata “Sala degli stemmi”, vuole offrire un focus sulla storia del luogo, sottoposto dapprima a scavi archeologici volti a datarne i vari reperti e successivamente a un restauro completo compreso di riposizionamento e sostegno della pavimentazione originaria poggiante direttamente sulla roccia, ricollocazione del mobilio d’epoca e sistemazione del camino decorato con gli stemmi delle casate dei Saint-Pierre e dei Roncas – ha spiegato la dirigente regionale della struttura Biodiversità, sostenibilità e aree naturali protette, Santa Tutino -. Mentre la camera antistante presenta le 12 principali stazioni tra parchi, aree protette e giardini botanici alpini fulcro di impressionante biodiversità ubicate sul piccolo territorio valdostano, la “Sala del tempo” vuole ricreare, all’interno di una stanza ristrutturata ma appositamente arredata in stile ‘800 con vetrine storiche ed esposizioni ricche e collocate alla rinfusa, una sorta di immersione all’interno di quello che è stato il museo di un tempo”.
Dopo la “Sala delle rocce” con il suo orientamento geologico e la sua rassegna di molteplici pannelli raffiguranti le 7 maggiori cime della Valle d’Aosta con le loro particolarità rocciose, si trova la “Sala delle miniere”, che – proiettando direttamente su di una roccia scolpita a mano filmati del vecchio “Istituto Luce” e con con le sue esposizioni di minerali quali oro, rame, ardendo e antracite – mira a offrire importanti spunti di riflessione che invoglino i futuri visitatori ad approfondire le proprie conoscenze in materia mineralogica nonché l’esplorazione del parco minerario della regione.
“La “Sala dei versanti” mostra come la differente esposizione solare e i diversi livelli di precipitazioni annuali di adret e envers vadano a influenzare la biodiversità che si ritrova sul territorio nostrano – racconta Francine Navillod, istruttrice tecnica della struttura Biodiversità, sostenibilità e aree naturali protette -. Le due stanze seguenti sono invece dedicate rispettivamente agli Abbés Savants, fondatori di quella “Société de là flore valdôtaine” che per prima dona il la all’iniziativa di costruzione del museo, e al suo creatore fermo appassionato di agricoltura e grande raccoglitore di reperti Efisio Noussan”.
Se la “Sala dell’acqua” vanta, oltre a ricostruzioni di carattere più tecnico, una zona cosiddetta relax con filmati immersivi ammirabili dalle comode e recenti sedute, la seguente “Sala della foresta” spicca per i suoi spettacoli di luci e suoni nonché per la veridicità delle riproduzioni di animali qui collocate.
“Particolarmente suggestiva risulta anche la “Sala della vertigine” con la sua strutturazione in verticale che riprende, oltre alle innovative stampe 3D di piante e animali rupestri, opere antropiche quali funivie e villaggi nonché riferimenti alle pratiche di alpinismo e sport di quota – continua ancora Tutino -. Se, alfine, nella “Sala della prateria” è possibile notare nell’arco di soli pochi minuti come tale ambiente caratteristico delle elevate altitudini cambi lungo un solo anno, nella “Sala del gelo” il contenuto trasla al cambiamento climatico e alle ripercussioni e alle sofferenze che esso causa ai ghiacciai, salvo poi chiudere la visita all’interno della conclusiva “Sala delle emozioni”, uno spazio virtuale nel quale l’individuo si trova completamente avvolto da fiabesche immagini raffiguranti la natura nostrana”.
Orari
Apertura sperimentale fino al 31 maggio 2023
Orario: dalle 10.00 alle 19.00, dal martedì alla domenica – aperto i lunedì se giorno festivo
Biglietti
Visita accompagnata:
intero: 10,00€
ridotto: 8,00€ (comitive o gruppi accompagnati da guida turistica/guida escursionistica-naturalistica/alpina abilitata (25 pax) o in caso di parziale inagibilità di più sale)
Gratuito:
- bambini e ragazzi fino ai 25 anni
- portatori di handicap in possesso di certificazione e un accompagnatore
- insegnanti e accompagnatori di scolaresche
- guida turistica/escursionistica – naturalistica/alpina che accompagna il gruppo
- giornalisti con tesserino di riconoscimento
- possessori tessera ICOM o ANMS
- possessori Abbonamento Musei (in attesa di prossima convenzione)
- personalità o ospiti della Regione autonoma Valle d’Aosta, operatori turistici e culturali in visita nell’ambito di attività di promozione, su richiesta inoltrata alla Struttura Biodiversità, sostenibilità e aree naturali protette
- personale del Dipartimento Ambiente, o di altra Struttura regionale, previa richiesta alla Struttura biodiversità, sostenibilità e aree naturali protette
Visita guidata:
due turni di visite guidate mercoledì e venerdì alle ore 15:30
intero: 12,00€
ridotto: 10,00€
Tariffa Famiglie (due adulti e due ragazzi >6 anni): 25,00€
ridotto: giovani 6-25; comitive divise per gruppi da 15 fino a un massimo di 20 persone.
gratuito: bambini 0-5; portatori di handicap in possesso di certificazione e un accompagnatore;
Scuole:
Visita guidata a cura del personale del Museo: 4,5€ a studente
Visita associata a laboratorio didattico a pagamento: gratuita
entrambe solo su prenotazione
I prezzi sopra indicati si riferiscono al periodo 26 gennaio – 31 maggio 2023
Regole di fruizione
- Non è possibile accedere al Museo senza prenotazione della visita
- Prenotazione obbligatoria al numero 0165 95931, attivo tutti i giorni dalle 9.45 alle 17.45 oppure online presso la biglietteria del Museo
- Rispettare l’orario di prenotazione
- Presentarsi al Museo 15 minuti prima per l’emissione e il pagamento del biglietto
- Gli accessi sono limitati a 25 ingressi ogni mezz’ora a partire dalle 10:00, con ultimo ingresso alle ore 17:00
- In biglietteria sono a disposizione cesti per riporre gli zaini
- All’interno del museo non sono ammessi animali da compagnia, introdurre e/o consumare cibo o bevande.
Accessibilità
I disabili motori potranno accedere alle sale 1, 3 e 4 del percorso. Per garantire la fruizione di tutto il percorso espositivo, in sala 3 è installata una postazione interattiva che permette di scoprire anche quelle sale che al momento non sono accessibili ai disabili motori.
Il percorso di visita interessa 16 sale poste tra il piano terra e il primo e secondo piano del Castello e prevede il superamento di scalini e scalinate con passaggio in ambienti bassi e stretti. Si consiglia di prestare particolare attenzione nel trasferimento tra una sala e l’altra.
Foto e video
È ammesso l’uso di macchine fotografiche, videocamere e cellulari per acquisire fotografie e brevi video.
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