Aosta ha salutato Giulio Tondella, il bancario con la passione per il confronto
Aosta, la città che tanto amava e sul futuro della quale aveva amato confrontarsi per anni, ha reso oggi, martedì 14 gennaio, l’ultimo saluto a Giulio Tondella, morto negli scorsi giorni all’età di 85 anni. Dopo una carriera da bancario all’allora Cassa di Risparmio di Torino, aveva messo a disposizione della collettività la sua competenza tecnica in materia contabile.
Si era così occupato dei conti delle farmacie comunali, quando a gestirle era ancora l’Azienda Farmaceutica Municipalizzata, nata nel 1956 e trasformatasi in Azienda Pubblici Servizi nel 1995. In quel periodo era stato anche Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca in Valle d’Aosta e dell’Automobile Club Valle d’Aosta.
Chi ha avuto modo di conoscerlo in quelle esperienze lo ricorda per la ricerca metodica di correttezza e legittimità degli atti, senza però interpretare le norme come strumenti da opporre “obtorto collo” alla traduzione degli indirizzi degli amministratori. Non era raro incontrarlo nei dintorni della sua abitazione, in pieno centro ad Aosta, ed erano sempre momenti in cui ragionava volentieri sui temi di attualità, sulla realtà cittadina e sulla visione del futuro.
Al Comune di Aosta si era anche candidato come consigliere, nel 1995, nella lista dell’Union Valdôtaine. Non venne eletto, ma questo non lo allontanò dalla passione per il dibattito sui temi pubblici. Nel novembre 2000, ad esempio, prendendo la parola a una conferenza “Architettura nel paesaggio risorsa per il turismo”, organizzata dalla Fondazione Courmayeur, non esitò a sferzare i relatori.
“Ci si rende subito conto – disse in quell’occasione – come l’architettura inserita in un paesaggio come il nostro deve comunicare con l’esterno ed essere di richiamo. Per fare questo, ci devono essere a monte delle leggi che siano comprensibili a tutti, soprattutto ai tecnici comunali che devono interpretare nella stessa e giusta maniera il pensiero del legislatore. Spesso non accade”.
Oggi, in Cattedrale, tra tante persone, erano diversi gli ex colleghi della Cassa di risparmio che, memori di quella passione, hanno dato l’ultimo saluto a Giulio Tondella. Da qualche tempo era ospite della Microcomunità di Valtournenche, dove per l’ultima volta, nel fine settimana, ha guardato le montagne che il suo papà lo portava da bambino a vedere, assieme alle altre bellezze delle nostre valli.
Giulio lascia la moglie Ines, le figlie Manuela e Cristiana con il marito Ennio, e i nipoti Marta e Matteo, entrambi hockeysti (lei già in nazionale senior, lui attualmente in IHL nell’HC Aosta e già azzurro nelle giovanili). Li ha seguiti sin dai primi passi sulle lame e anche alla Patinoire di Aosta, ogni incontro con lui era aperto dal suo sorriso che si faceva strada sotto i baffi grigi.