Didattica a distanza: “L’importante è non essersi persi mai”

05 Maggio 2020

Sono una maestra di scuola primaria.

Una scuola piccola, tutti conoscono tutti, tutti condividono lo stesso atrio per l’intervallo. Le maestre sono le maestre di tutti.

Sono laureata da due anni e quando ho scelto quella scuola sognavo di mettere in pratica tutto ciò che dell’Università mi è rimasto impresso. Il Covid ha rovinato tutti i miei piani. Dal 4 marzo è un tête-à-tête con il computer. Mai avrei pensato di dover cambiare così in poco tempo il mio modo di insegnare eppure ce l’ho fatta, ma non sola.

Le mie colleghe e i loro consigli sono stati la colonna portante di quest’avventura. Insieme abbiamo fatto grandi cose: abbiamo creato progetti e ci siamo scambiate messaggi a ogni ora del giorno: “ma tu come faresti?” “Ma secondo te va bene così?” “Se glielo spiego così capiranno?” “Per me puoi fare così” “stai facendo un super lavoro”. Il computer che fino a qualche mese fa usavamo quasi solo per compilare il registro è diventato il nostro miglior alleato. Con lui ci siamo registrate, filmate, abbiamo creato presentazioni e ci ha permesso di tenerci in contatto con i nostri alunni e soprattutto di vederli. È straordinario come, nonostante le loro paure e i loro dubbi, si presentano ai Meet sorridenti e vogliosi di imparare. 

Io sono stata fortunata in questa situazione. Ho sempre avuto le famiglie dalla mia parte. Hanno sempre valorizzato i miei sforzi e loro ne hanno fatti altrettanti. Nonostante le grandi difficoltà a cui ci siamo trovati davanti (rete internet, mancanza di dispositivi, difficoltà a capire i compiti, ecc…) abbiamo sempre trovato una soluzione insieme.

La scuola è questo. Poco importa quando torneremo. L’importante è non essersi persi mai. 

 

Lettera firmata 

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