I genitori delle Einaudi: “Liberi di non scegliere”

10 Aprile 2019

Dovendo iscrivere i nostri figli alla Scuola Secondaria di primo grado, nel mese di Gennaio ci siamo recati agli incontri di presentazione delle singole Istituzioni, sottolineiamolo aperti a tutti.

Abbiamo, quindi, scelto una scuola non di nostra competenza sia per motivi logistici sia perché il suo piano dell’offerta formativa meglio rispondeva al nostro modello scolastico. E adesso? Sorpresa. Se non verranno apportate modifiche all’assegnazione delle classi da parte dell’Amministrazione regionale, i nostri figli o verranno accettati e inseriti in classi sovraffollate (28 alunni) o verranno rispediti al mittente, ovvero alle rispettive scuole di competenza, da noi scartate per diversi motivi.

Ci rivolgiamo, dunque, all’Assessore, al Sovrintendente e a chi altro fosse responsabile di tale decisione. Abbiate il coraggio di dire che non c’è libertà di scelta e che l’obiettivo ultimo è quello di spingere le famiglie a rimanere nella scuola di competenza. Abolite allora per coerenza le presentazioni farsa delle scuole di base e uniformatele: stesso orario, stesse vacanze, stessa offerta formativa, stesse risorse e stesso rapporto docenti di ruolo/supplenti. Stando, invece, le cose come sono adesso, ci saranno sempre famiglie che per diritto di residenza avranno il privilegio di avere la scuola migliore e altre condannate a sperare che avanzino posti, alla faccia dell’equità.

Ci auguriamo che il nostro appello venga ascoltato, perché è un nostro diritto poter scegliere una scuola che ci soddisfa. 

Un gruppo di genitori preoccupati e amareggiati.

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