“Il malessere di bambini e la fatica delle famiglie non importa a nessuno”
Ciao Samuele,
Sono rimasta molto colpita dalla contro propaganda tesa a sminuire e ridicolizzare la protesta contro le mensa. Il problema della politica rimane l’opinione pubblica, il malessere di bambini e la fatica delle famiglie non importa a nessuno. Così come gli allarmi che sono arrivati da più parti da parte di insegnanti sono tutte bugie, a questo punto.
Mio figlio non si è mai lamentato troppo apertamente della mensa, come ti ho già detto, è un bimbo che è abituato a mangiare tutto e quindi qualcosa da buttare giù lo ha sempre trovato. Così come seppur ha sempre lamentato assistenti “cattive”, questo non gli ha mai impedito di andare a mensa.
Mio figlio, però,- un bambino di sette anni oggi- andava a scuola mal volentieri, piangeva ogni mattina, non riusciva a finire i compiti del pomeriggio in classe, usciva da scuola nervoso e triste. La scuola per noi era diventato un incubo.
Pensavo, ovviamente, che il problema fosse “lui”, che ci fosse qualcosa che non andava, ma non riuscivo a venirne a capo, e devo a mia madre, donna saggia e lungimirante, la soluzione. Il problema non era lui, era il tempo mensa.
Una volta ritirato dal servizio è rinato, è tornato sereno, contento di affrontare la sua giornata, si sveglia con il sorriso. I compiti del pomeriggio sono tornati a posto, lui è sereno e continua a mangiare cereali antichi, verdure lesse e zuppe senza problemi.
Sono due anni che cerchiamo di farci sentire, i risultati della consulta li conoscerai anche tu e la dicono lunga. Sono due anni che il nostro unico interesse è che i bimbi siano sereni. Per molto tempo abbiamo avuto fiducia, per fortuna ci siamo accorti già prima delle risposte di Vivenda e del comune che il vostro interesse è mantenere un appalto inadeguato ognuno per le proprie finalità e che pur di fare ognuno il proprio interesse state lavorando contro i nostri figli.
Bello questo mondo dove chi parte avvantaggiato- tipo la sottoscritta- i figli li riesce a tenere a casa e a ritrovare un equilibrio e chi no deve lasciarli in mano di chi non sa e a questo punto non vuole prendersene cura.
Totalmente delusa da questo modo di fare politica, che mette coperchi sui piatti e racconta bugie (abbiamo domande ferme da due settimane per fare le visite in mensa, mentre la stampa- guarda caso – entra dall’oggi al domani).
Buona politica
Lettera firmata