“La storia del bando anziani è iniziata male a Ferragosto e si è conclusa ancor peggio a Natale”
Siamo un gruppo di donne, uomini, famigliari e operatrici del servizio anziani del Comune di Aosta che in questi mesi hanno seguito con apprensione le vicissitudini del nuovo bando.
In questi mesi abbiamo cercato di capire, ci siamo informate, abbiamo seguito i lavori del Consiglio Comunale, abbiamo cercato di fare sentire la nostra voce di lavoratrici preoccupate. Preoccupate non solo per il nostro futuro lavorativo ma anche per la qualità di cura e delle ricadute dirette sui servizi agli anziani.
In questi mesi abbiamo apprezzato lo sforzo di chi in Consiglio Comunale ha sostenuto le nostre ragioni e, coerentemente, votato, per ben due volte, il ritiro del bando.
Le scorse settimane ci siamo illuse all’uscita della notizia che la giunta Regione, più sensibile ai valori del sociale e di occupazione, deroga al patto di stabilità, avesse finalmente trovato i 400.000 mila euro con "la destinazione obbligatoria delle risorse ai servizi socio-assistenziali, con particolare riguardo a quelli forniti, direttamente o indirettamente, agli anziani". Questa quantità straordinaria di denaro prezioso, avrebbe permesso,la salvaguardia di circa 15-20 posti di lavoro e la qualità del servizio dei nostri anziani.
Apprendiamo ora con sgomento che forse tutto questo non è servito a nulla, dal momento che in questi giorni la gara anziani ha comunque proseguito il suo corso. Martedì 13 dicembre sarà la data in cui verrà assegnato e ci chiediamo, e quindi?? il bando non sarà revocato!!!??? State scherzando? Non fa ridere.
Ci sentiamo confuse e prese in giro. Ci chiediamo cosa valga il voto di un consiglio comunale. Ci chiediamo come non sappiano o non vogliano “conti alla mano” saper utilizzare questi 400.000 euro per il bene dei lavoratori e degli anziani, ci chiediamo il senso di tutto questo!!!
Probabilmente fin dall'inizio, da parte di qualcuno non c’è mai stata una reale volontà di ritirare questo bando! E ha provato ogni strada sempre trovando scuse per ritirarlo! E alla fine che ci sono soldi, la volontà dei consiglieri, della giunta, della gente, dei lavoratori, della regione e pure i soldi, si inventa uno schemino in burocratese per prenderci in giro e dire che comunque, non si può, non bastano i soldi, non basta il tempo, ma in verità noi crediamo che siano scuse! Bugie! Lo capisce anche un bambino, si trovano i soldi per le garderie, buon per loro, si prorogano un sacco di servizi, ma per noi, forse perché abbiamo dato fastidio perché abbiamo osato protestare qualcuno ne ha fatto una questione personale!
I soldi per la proroga non servono, si poteva rinegoziare come ormai si fa da anni ogni anno, con quei soldi si potevano salvare posti di lavoro e dare dignità ad anziani in difficoltà! Capivamo con dolore se i soldi non ci fossero stati ma non usare quei soldi preziosi ritirando il bando vuol dire avere persone e sciagure sulla propria coscienza, buon Natale! con la coscienza dovrete farci i conti voi prima o poi!
Un brutta storia iniziata male a Ferragosto e conclusa ancor peggio a Natale. Se pensate che la nostra lotta sia finita perché per un mese ci siamo fermate fidandoci delle vostre buone intenzioni sul ritiro, vi sbagliate.
Lettera firmata