“La Valle d’Aosta è sempre meno una regione per donne”

30 Maggio 2021

Con le dimissioni di Chiara  Minelli e di Erika Guichardaz la Valle d’Aosta perde la “rappresentanza femminile” in ruoli fondamentali del Consiglio Regionale.

In un’epoca di grande difficoltà sociale, sanitaria ed economica, gli Stati generali delle donne stanno ogni giorno facendo fronte comune in ogni Regione italiana per far emergere il protagonismo femminile.

Anche in Valle d’Aosta il nostro movimento sta lavorando sui temi del lavoro, dell’imprenditoria femminile, della rappresentanza femminile nei luoghi decisionali e nelle misure di contrasto alla violenza maschile di genere.

Dalle dichiarazioni delle dimissionarie apprezziamo la coerenza, nel rispetto del programma presentato alle elettrici e agli elettori. In una intervista fatta ad Erika Guichardaz lei ci dice:”Non è un caso che le due dimissionarie siano donne, non è un caso che proprio le donne abbiano lottato (anche da banchi opposti dell’aula) in difesa della salute dei valdostani e non è nemmeno un caso che, con queste due colleghe, non si sia voluto nemmeno un confronto serio e franco. La concretezza, la coerenza e la volontà di portare avanti idee e valori con cui ci siamo presentate alle elezioni sono motivo di orgoglio per noi.”

L’urgenza, più volte segnalata durante la scrittura e condivisione con le forze politiche locali, del “Patto delle Donne per la Valle d’Aosta”, è di mettere in atto qualsiasi strumento legislativo finalizzato a garantire la rappresentanza dei generi così come previsto dalla Costituzione negli articoli 51 e 117 e dalla  legge 20/2016.

Occorre subito riformare la legge elettorale regionale per allineare la Valle d’Aosta alla maggioranza delle regioni italiane per affermare la doppia preferenza di genere  e finalmente dare spazio e protagonismo alla componente femminile.

Isa Maggi

Coordinatrice Nazionale Stati generali delle Donne

Alleanza delle Donne

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