“Renzo ascolta chi vive e combatte ogni giorno sul campo di battaglia”

01 Aprile 2020

Ciao Renzo,

sono Tato e ti scrivo da compagno di banco che, quasi quarant’anni fa, ha condiviso con te l’esperienza scolastica. In quegli anni ho conosciuto una bella persona, un ragazzo sincero e di animo buono che, nel tempo e attraverso incontri casuali, ho potuto constatare aver mantenuto intatte quelle caratteristiche, però, proprio per l’amicizia sincera che ci lega, mi prendo il permesso di darti qualche suggerimento.

Ti sei ritrovato a guidare una Regione, bene, nel percorso che hai scelto di seguire può succedere, ma ora non fare il terribile errore del signor Giuseppe Conte (volutamente minuscolo) che a gennaio sosteneva che l’Italia era al sicuro del Coronavirus, trascinandoci in questa merda; non fare come lui, che si è autoassegnato l’arrogante presunzione di prendere le scelte da solo; tu hai il grande merito di, in questo drammatico momento di emergenza, essere l’unico politico che ci ha messo la faccia, facendo sentire la propria voce, al punto che mi viene da pensare che i tuoi colleghi di quel lungo tavolone a ferro di cavallo di piazza Deffeyes ti abbiano lasciato solo; il bersaglio da baraccone che mette la propria caricatura al bancone del “tiro alle uova”, ma caro Renzo, in amicizia e stima, se devi dire qualcosa, non uscire dai confini.
Voi siete “politici”, e pertanto occupatevi di politica, occupatevi della Valle d’Aosta in difficoltà, e occupatevi anche di fare in modo che arrivino mascherine, camici, guanti e tutto ciò che serve in questo momento, ma per quanto riguarda la sanità, ascoltate chi nella Sanità ci vive e ci lavora h24, medici, medici di base, infermieri, lasciate che a raccontare questa terribile situazione di emergenza sia chi la vive dal Fronte, senza sminuire neanche l’ultima delle Oss che, vi assicuro, conosce la gravità del momento più di chiunque voi di piazza Deffeyes. Questo è un duro periodo nella storia dell’umanità, un periodo in cui i ruoli si sono invertiti perché ora siete VOI che dovete entrare nell’urna e votare per sostenere il PARTITO DEI SOLDATI CHE LAVORANO NELLA SANITA’. Vi chiedo, e a te per ultimo visto che sei l’unico che usa le corde vocali, di rispettare i ruoli e l’importanza che a volte cambia le pedine dominanti sul tavolo da gioco. E ti confesso infine un pensiero che ultimamente continua a prudermi nella mente e che vede sempre come artefice il signor Conte e la sua leggerezza di Gennaio; non riesco a non pensare che, al di là dei turisti invitati a venire a sciare, c’è stato un evento che, in un momento preciso e sottovalutato, ha raccolto su un enorme veicolo centinaia di migliaia di persone che sono arrivate da ogni parte d’Italia, ma anche d’Europa, per poi ripartire verso casa, portandosi dietro chissà, qualche colpo di tosse innocente: la fiera di Sant’Orso! Non per nulla, solo una settimana dopo, si è cominciato a pensare di annullare i vari Carnevali. E’ stato gestito tutto nel peggiore dei modi Renzo, ma stai tranquillo perché io non ti ritengo colpevole, sei anche tu una vittima di una gestione sconsiderata partita da Roma. Però, adesso, ascolta chi vive e combatte ogni giorno sul campo di battaglia.

Ciao amico..

Tato

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