Su Cva si è scelta un’altra strategia, diversa dalla quotazione
Negli ultimi mesi non si è più parlato di quotazione in borsa non perché il tema Cva sia stato trascurato, ma perché dall’estate 2019 è stata scelta un’altra strategia: quella della Norma di attuazione dello Statuto per disciplinare le grandi concessioni idroelettriche. Tale Norma di attuazione, ancora in itinere a causa del cambiamento del Governo italiano, potrà consentire alla Regione di disciplinare con propria legge le modalità e le procedure delle concessioni. E’ l’aspetto fondamentale per il futuro di Cva. Ma per avere una strada privilegiata che le consenta di mantenere le attuali concessioni la Cva dovrà rimanere un’azienda interamente pubblica. Quindi la strada della Norma di attuazione e della successiva legge regionale è alternativa alla quotazione in borsa. Sul fatto che questa sia stata la strada scelta dalla Regione basta andare a leggere la scheda con l’indirizzo sulla Cva contenuto nel Documento Economico e Finanziario della Regione (DEFR 2020-2022) appena approvato dal Consiglio regionale.
Quanto al tema della stabilità politica invocata dagli amministratori di Cva, la richiesta è sacrosanta, ma essa richiede una riforma istituzionale che consenta agli elettori di scegliere una maggioranza, un programma ed un Presidente che durino cinque anni, come da tempo sta proponendo Rete Civica incontrando enormi e dannose resistenza nella politica valdostana.
Elio Riccarand