Trasporti, perché avete eliminato la corsa da Pont-Saint-Martin utilizzata dai lavoratori?

08 Aprile 2020

Egregi amministratori regionali,

sul tema dei trasporti pubblici avete dimostrato, nel corso degli anni, poca visione globale e spesso avete preso decisioni che poco rispecchiavano le reali necessità degli utenti.
Da qualche anno non esiste una linea pubblica (ne autobus, ne treno…) che arrivi ad Aosta intorno alle 7 in modo da servire i lavoratori che a quell’ora iniziano il proprio turno.
A dire il vero la prima corsa degli autobus arriva ad Aosta alle 5,35…un po’ scomoda per chi prende servizio alle 7 e che mio malgrado, sono stato costretto ad usare per poi girovagare per Aosta in attesa di iniziare il mio turno.

Poi, a mio parere con l’interessante progetto delle corse notturne, avete ripristinato la corsa in partenza alle 05,15 da Pont-Saint-Martin, ideale per iniziare alle 7 ad Aosta. (Tra l’altro pur facendo parte del “pacchetto notturno” gratuito questa l’avete messa a pagamento !!! Della serie privilegiamo i “festaioli” rispetto ai lavoratori!!!)

Con l’emergenza attuale avete giustamente eliminato le corse notturne inglobando, naturalmente, anche quella delle 5,15.
Mi chiedo, anzi, vi chiedo: se faceva parte delle corse notturne perché la facevate pagare? Oppure se non faceva parte di quelle perché l’avete tolta ora?
Ci sono 24 corse giornaliere da e per Aosta al giorno, proprio quella dovevate togliere?
Ma ce la fate a dedicarvi qualche minuto in più a guardare gli orari quando prendete queste decisioni?
In questo periodo di difficoltà Trenitalia ha sospeso parecchie corse. Io faccio parte di quel comparto di lavoratori che continua a operare ma mi trovo in difficoltà con gli spostamenti proprio per alcune vostre decisioni.
Vi invito a ripristinare urgentemente la suddetta corsa e, con calma (ma non troppa…) a rivedere l’intero programma dei trasporti pubblici in sinergia con Trenitalia.
Certo che saprete confrontarvi positivamente con i reali fruitori dei trasporti pubblici, vi saluto e ringrazio.

Alessandro Dallou

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