Al cospetto della “Grande Becca”
Grazie al caldo delle ultime settimane i sentieri di alta montagna non sono più coperti dalla neve e tornano ad essere percorribili. Le fioriture alpine sono al massimo della loro bellezza, i colori e le forme superano la fantasia del migliore degli artisti.
La nostra giornata parte con la cabinovia che da Cervinia sale a Plan Maison, approfittando dell’apertura estiva degli impianti per superare facilmente i primi 500 m di dislivello. Da qui si seguono i segnavia gialli del sentiero 14 e 65 che pian piano ci portano in direzione della Grande Becca, uno degli spettacoli della natura più famosi al mondo, che tutti ci invidiano, con la sua inconfondibile forma e severità, anche conosciuto come… Cervino!
La prima parte è in falso piano su una strada poderale, per poi continuare su un sentiero ben segnalato. Intorno a noi Marmotte, Prispoloni e Culbianchi fanno da colonna sonora con i loro canti e versi, e i profumi dei pascoli alpini inebriano i nostri sensi in modo avvolgente. La montagna in questo momento ha tutti i colori immaginabili: il blu del cielo, il verde dei pascoli, il bianco della neve e il rosa, il giallo, il viola dei mille fiori che ci circondano. Ci si sente così piccoli di fronte al Cervino e sembra impensabile immaginarsi il mondo che ci circonda ricco di boschi, come lo era centinaia di anni fa! Già, perché proprio il nome Cervino significa e deriva da “la Montagna di bosco”.
Dopo circa 30 minuti di facile camminata si arriva in radure attraversate da una pista da sci e caratterizzate dalla presenza di enormi massi, quasi a disegnare una città di pietre. Bisogna fare attenzione e seguire bene i segni del sentiero indicati su di essi fino al bivio che ci porta in direzione del Rifugio Duca degli Abruzzi, contrassegnato dal numero 65. Da qui l’escursione diventa più impegnativa in quanto ci troviamo in ambiente morenico intervallato da nevai e torrenti da attraversare. Inoltre la quota contribuisce a far sentire di più la fatica delle salite. Bisogna camminare piano e con calma, respirando bene e senza avere fretta. E’ sicuramente consigliabile avere degli scarponcini a caviglia alta in modo da essere più sicuri nel camminare. A seconda del momento della giornata i torrenti possono essere più o meno ingrossati: meglio passarci al mattino e non dopo forti temporali. Valutati questi importanti aspetti di sicurezza, è ora di godersi il luogo incredibile in cui ci troviamo. La parete verticale del Cervino è sopra le nostre teste, Plateau Rosa, il Breithorn, la Rosa dei Banchi e lontano lontano la cima del Gran Paradiso riempiono il nostro sguardo.
Non manca molto alla nostra meta, dopo un po’ di “sali e scendi” per morene si arriva prima ad un laghetto dal colore glaciale e poi al Rifugio, dove potersi coccolare con una buona fetta di torta e riscaldarsi con un tè caldo!
Da qui si può decidere di scendere comodamente per la strada sterrata che rientra a Cervinia con un dislivello di 800 metri o ritornare da dove siamo arrivati, ricordandoci di fare attenzione alle condizioni dei torrenti.
Entrambe le alternative sono interessanti e ci daranno la possibilità di vedere il paesaggio che ci circonda in modo diverso dell’andata con una sola costante: il camminare continuamente con il naso all’insù, visto che ci troviamo sempre ai piedi della Grande Becca!
Date previste: da metà luglio a metà ottobre
Dislivello: 250 m positivi; 800 m negativi
Quota di partenza: 2545 m
Quota di arrivo: 2800 m
Tempo di percorrenza: 2h00 ore per la salita
Info e prenotazioni 340 8247725 – info@guide-trek-alps.com
Guide Trek Alps – www.guide-trek-alps.com