Valle d’Aosta nascosta – Vallone di Saint-Barthelemy

16 Gennaio 2018
Nus

Ci sono luoghi in Valle che non conosciamo e non sappiamo neanche della loro esistenza.  Luoghi dai quali la vista di ciò che conosciamo cambia totalmente, luoghi che ci ricordano che a volte basta vedere le cose da un'altra prospettiva per cambiare idea. Normalmente siamo abituati ad andare nelle stesse zone, sugli stessi itinerari perché questi ci danno sicurezza e siamo sicuri di non sbagliare. Basta invece a volte fare quel passo in più e spostarsi dove pochi sono andati finora.

Dalla piccola e famosa frazione di Lignan partono diversi itinerari conosciuti. Prendendo la strada, chiusa in questa stagione, che si collega a Ville sur Nus si arriva in poche decine di minuti ad un ponte che attraversa il torrente di Chaleby. Lungo la strada, alzando lo sguardo di fronte a noi, si intravedono gli alpeggi e le ampie radure che vogliamo raggiungere. Superato il ponte si continua per altri 10 minuti rimanendo sulla strada principale e, dopo aver superato un altro impluvio, si gira a destra e si inizia a salire sotto gli alberi per pochi metri, uscendo in breve in una radura. Non esiste un vero sentiero, quindi bisogna andare un po’ a naso alzandosi di quota lentamente facendo un po’ di zig-zag per alleviare lo sforzo e godersi di più la ciaspolata. Non c’è rischio di sbagliare perché dopo circa 100 m di dislivello si raggiunge un'altra poderale. Da qui giriamo a destra e continuiamo dolcemente sotto gli abeti rossi carichi di neve e le cince a farci da sottofondo musicale.

In circa 20 minuti l’ambiente cambia totalmente uscendo dall’ombra degli alberi in un’ampia radura esposta al sole. Siamo all’alpeggio di Brevaz. Sulla neve si vedono un sacco di tracce di Lepre, facilmente di Lepre comune e non  variabile perché anche se siamo in alto, siamo su versanti a sud dove questa specie raggiunge quote elevate anche d’inverno. Da qui possiamo scegliere se seguire la poderale o farci la nostra traccia tagliando direttamente verso l’alto tenendo come riferimento le varie stalle che si susseguono una dietro l’altra. L’ultima, la più grossa, è l’alpeggio di Fontin posto al limitare della radura, sotto le pareti dell’imponente Mont Grand Pays. Volendo ci si potrebbe fermare qui per godersi il proprio pranzo al sacco baciati dal sole, ma se avete voglia di scoprire un vero angolo nascosto di Valle d’Aosta consigliamo di proseguire per altri 500 m di dislivello in direzione del Collet. Una valletta stranamente in ombra, nonostante ci si trovi all’Adret, dove spesso si trova una neve stupenda e non calpestata. Sicuramente consigliamo di continuare la passeggiata per altri 10 minuti dopo l’alpeggio di Fontin per ammirare alcuni individui di Larici tra i più grossi e vecchi mai visti in Valle, stranamente non segnalati come alberi monumentali. La visione e la vicinanza di questi antichi saggi dei boschi merita la gita!

Il rientro può essere fatto sulla traccia di salita, o tagliando dritto fino alla fine dei pratoni, attraversando il boschetto finale per ricongiungersi con la strada principale che riporta a Lignan.

Date previste: tutto l’inverno

Dislivello: 450 m circa

Quota di partenza: 1650 m

Quota di arrivo: 2100 m

Info e prenotazioni    340 8247725 – info@guide-trek-alps.com

www.percorsialpini.com – info@percorsialpini.com

 

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