Italiani: popolo di santi, poeti e risparmiatori
Chi ha coniato l’espressione “facile come bere un bicchier d’acqua”, aveva ragione. Esistono però due motivi per cui posso dissetarmi:
- Perché ho sete ( stimolo )
- Perché mi fa bene ( prevenzione )
Nella piramide di Maslow il primo punto asseconda un bisogno fisiologico di pura sopravvivenza, il secondo un bisogno di sicurezza: oltre a sopravvivere devo anche star bene fisicamente.
Affinché io arrivi a questa conclusione, è indispensabile che si verifichi una condizione: devo capire che questa cosa mi fa bene altrimenti berrò solo quando sentirò lo stimolo.
Non sempre è possibile assecondare quello stimolo che richiede risposte rapide. A volte ci troviamo nella condizione di non poterlo proprio fare.
Per esempio, vi racconto cosa mi è successo lo scorso weekend:
nell’unica giornata di sole parto con gli amici per una gita in bici, direzione Pila. In sella alle nostre Mountain bike, attraverso le mulattiere, iniziamo a salire, ma abbiamo sottovalutato 3 aspetti:
- la nostra preparazione fisica
- la lunghezza del percorso
- le scorte d’acqua
Dopo ore in mezzo ai boschi, finiamo l’acqua. Dopo parecchia fatica e assetati ( scarsa prevenzione ) arriviamo ad un ruscello: che facciamo? Beviamo!
Stimolo/risposta.
Il rischio era di intossicarci con acqua non controllata e rimanere in bagno per qualche giorno. Ad un bisogno fisiologico non esiste cervello in grado di opporsi ragionando.
Morale della favola:
- affidarsi al solo stimolo può essere la peggiore scelta che si possa compiere
- una scarsa prevenzione può farti correre rischi inutili
Se pensiamo ai nostri risparmi, c’è un momento in cui arriva lo stimolo della sete. Abbiamo bisogno di capire cosa fare con i nostri risparmi e lo vogliamo sapere subito, vogliamo agire all’istante.
In pochi sentono il bisogno di gestire bene i propri risparmi, non c’è quella sete sana di pianificare in modo corretto il proprio futuro.
Esistono 2 modi per farlo:
- aspetto lo stimolo ( bevi solo se il tuo organismo te lo chiede )
- faccio prevenzione ( ti idrati con regolarità )
Quando arriva lo stimolo reagisco di conseguenza
Lo stimolo qualche giorno fa è arrivato dallo Stato italiano che ha emesso nuovo debito (Titoli di Stato) che sono andati letteralmente a ruba. Stimolo/risposta. L’investitore ha dei risparmi che deve remunerare, non sa come fare, al primo ruscello che gli si presenta davanti si tuffa a capofitto.
Forse alcuni non si sono accorti che questa non è più l’Italia del boom economico in cui il paese cresceva a ritmi del 5-6% all’anno. Era un mondo in cui era facile trovare un lavoro sicuro – il posto fisso – la sanità era sempre gratuita, la scuola anche e la pensione non era un miraggio.
Tutto non senza sacrifici, infatti se il PIL cresceva a ritmi elevati anche il debito pubblico lo faceva, per non parlare dell’inflazione ( con conseguente svalutazione della lira ).
I risparmi si accumulavano anno dopo anno e finivano sempre in 3 grandi calderoni che da sempre erano garanzia di rendimento senza rischio:
- Titoli di Stato
- Immobili
- Libretti bancari/postali
Nel favoloso mondo del risparmiatore italiano, i titoli di Stato avevano tutte le caratteristiche ottimali che un investitore ricerca:
- nessun rischio – garanzia dello Stato
- alto rendimento – in media un BOT rendeva dal 10% al 15%
- breve durata – 1/2/3 anni
- semplicità di funzionamento – nessuna oscillazione e rimborso del capitale
- facilità di comprensione – presto soldi allo Stato italiano e questo mi paga gli interessi.
Come direbbe Pangloss, il precettore di Candido, quello era il “migliore dei mondi possibili”.
Per tutti gli anni ’70 e ’80 è stato così, e sembrava dovesse proseguire anche negli anni ’90. Un vero e proprio paradiso per i risparmiatori.
Da metà degli anni ’90 ad oggi c’è stata un’inversione di tendenza, l’Italia non è più stata in grado di garantire nulla. Si è passati da alto rendimento senza rischio ad alto rischio senza rendimento.
Alcuni dati della situazione attuale del nostro paese
Ancora oggi i Titoli di Stato sono considerati il porto sicuro del risparmiatore italiano, rimasto attaccato con le unghie e con i denti a quegli anni che non ci sono più.
I titoli di Stato che prevedono il pagamento di cedole e capitale verranno rimborsati con i soldi derivanti dalle entrate del governo che non sono altro che imposte sul PIL (prodotto interno lordo).
Siamo certi che i Titoli di Stato siano ancora investimenti ad alto rendimento senza rischio?
Uno dei tanti motivi di orgoglio del nostro paese e che fa gola ai governi di qualsiasi colore è il risparmio privato.
Gli italiani si dimostrano delle formiche formidabili, degli ottimi risparmiatori, ma dei pessimi investitori tanto da occupare l’ultima posizione nella classifica di alfabetizzazione finanziaria tra i paesi OCSE ( Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ).
Siamo un popolo benestante, nonostante tutto, per il quale però la scarsa cultura finanziaria potrebbe rivelarsi una grossa piaga sociale negli anni a venire
Questa e la prossima generazione saranno chiamate a gestire la ricchezza derivante dal quel boom economico che ha visto per protagonisti i loro genitori e i loro nonni. Dovranno farsi trovare pronti perché non sarà uno strumento finanziario o un immobile a salvarli questa volta.
Inutile scagliarsi contro chiunque al solo fine di creare sterili polemiche. Non sono eventi controllabili e non serve a nulla sprecare energie per qualcosa che non posso controllare. ( STATI GENERALI / MES / RECOVERY FUND / EUROPA / BCE / LAGARDE / CONTE / ECC ). Concentriamoci su noi stessi e su cosa possiamo fare per migliore la nostra situazione senza ritrovarci ancora una volta ad aspettare il prossimo aiuto o incentivo statale.
Dobbiamo avere il coraggio di dissetarci ( fare prevenzione ) prima di avere lo stimolo della sete, e lo dico io che ahimè mi trovo a parlare di soldi in Italia: il processo non è affatto facile e può accadere solo in modo: con la consapevolezza. Solo così sarà possibile una buona prevenzione, cioè fare oggi un qualcosa che mi tornerà utile domani.
La molla della consapevolezza scatta quando iniziano a frullare in testa alcune considerazioni:
- devo iniziare a fare qualcosa
- voglio farlo
Il primo punto è un atto di fede, l’ultimo è pura prevenzione consapevole!
L’Italia ha chiesto ( BTP ITALIA ) e chiederà ( BTP FUTURA ) ancora ai propri cittadini un atto di fede, ma per quanto il nostro paese sia la culla del cattolicesimo, i risparmi e gli investimenti sono e saranno per sempre una disciplina LAICA.
Questa rubrica è mensile ed uscirà il terzo giovedì di tutti i mesi. Io però, ogni settimana scrivo articoli e email riservate ai miei clienti che da oggi ho deciso di estendere anche ai lettori di AostaSera. Se vuoi riceverli visita la mia pagina dedicata, è facile come bere un bicchier d’acqua