Aosta2030: una città collegata a Pila, con più verde, più bici e piazze rinnovate

14 Febbraio 2020

Una città con più verde, che si muoverà a piedi o in bicicletta, con piazze rinnovate e restituite alla cittadinanza. Nel centro della città non entreranno più le auto che si potranno parcheggiare in aree periferiche dedicate e congiunte al centro città con navette e trasporti gratuiti.

E ancora gli ingressi in città saranno ripensati, si potrà raggiungere l’ovovia di Pila a piedi perché la zona sarà collegata al centro e la ferrovia non rappresenterà più una barriera. Al posto dell’attuale stadio Puchoz, grigio e inaccessibile, sorgerà un parco cittadino, una vera e propria oasi verde a disposizione di tutti, per passeggiare, leggere, fare sport.

La piazza antistante e l’attuale mercato coperto saranno completamente rigenerati per diventare polo di eccellenza dell’enogastronomia locale in cui accanto ai banchi dove fare la spesa fino a tardi, ci siano tavolini e sedie dove mangiare quello che viene preparato sul posto, una zona privilegiata dello street food di Aosta sui modelli di Milano, Ravenna e così via.

Un sogno? Non proprio, sono alcune delle visioni per #Aosta2030 messe in campo dal Piano Strategico di Aosta e presentato in sintesi ieri sera alla Cittadella di Aosta. Un evento che ha ripreso, attraverso speach, musica, video e recitazione i vari passaggi che hanno portato alla stesura del piano coordinato da Patrick Thérisod e che ora viene consegnato alla politica perché possa essere tradotto in qualcosa di concreto. “Crediamo di aver steso un piano coraggioso, che ha fatto delle scelte perché la città per tutti è un po’ la città per nessuno” ha sottolineato Thérisod.

L’evento ha quindi illustrato le attività di ricerca e indagine, le iniziative di partecipazione rivolte alla cittadinanza, il coinvolgimento dei creativi e la sintesi fatta per immaginare la città di Aosta tra 10 anni. Il risultato sono 4 visioni, 12 strategie e 6 spazi attraverso cui trasformare la città.

Presentazione piano strategico

Tra gli ospiti della serata, oltre a Patrick Thérisod e al suo staff composto da Giovanni Martinet e Alice Ricciotti, il giornalista Emilio Casalini che ha tenuto un intervento sulla narrazione della bellezza e Luca Ballarini, Presidente di Bellissimo e fondatore di Torino stratosferica che ha ripercorso il focus group fatto con 21 creativi sottolineando l’importanza dell’immaginazione e della narrazione di una città.  Verdiana Vono ha poi proposto una riflessione sull’identità di Aosta, mentre il trio di attori formato da Andrea Cazzato, Stefania TagliaferriFrancesca Zanin hanno letto e dialogato sulle visioni emergenti e le strategie per Aosta.

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