Arrestato per violenza sessuale e rapina, non risponde al Giudice nell’interrogatorio di garanzia

07 Aprile 2017

“Al momento, il mio assistito esclude ogni responsabilità rispetto ai fatti per come vengono descritti nell’ordinanza”. E’ questa, rappresentata dal suo avvocato difensore, Liala Todde di Torino, la posizione di Brahim Samaali, il lavoratore stagionale 21 marocchino, arrestato martedì sera dai Carabinieri della stazione di Courmayeur, con le accuse di violenza sessuale e rapina.

Questa mattina era in programma l’interrogatorio di garanzia dell’uomo, che ha scelto di non rispondere al Giudice per le Indagini Preliminari. Il legale che lo assiste non ha depositato istanze di revoca della misura di custodia cautelare in carcere e Samaali resta pertanto in cella a Brissogne. L’avvocato Todde aggiunge: “Stiamo valutando il quadro indiziario”.

Le indagini culminate nell’arresto del ventunenne, coordinate dal Pubblico ministero Luca Ceccanti, riguardano fatti risalenti allo scorso 14 marzo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il ragazzo aveva fermato, in via Roma, nel cuore del paese ai piedi del Monte Bianco, una turista svedese di 38 anni, alla quale aveva offerto di riaccompagnarla in albergo. Tuttavia, una volta al riparo da occhi indiscreti, Samaali l’avrebbe spintonata, facendola cadere a terra e cercando di abusare sessualmente di lei, dopo averla denudata. Il tentativo, per i militari, era sfumato perché la vittima aveva reagito, riportando anche lievi lesioni ad una mano.

La turista nordica si è rivolta immediatamente al 112 e, grazie alle descrizioni fornite (corroborate anche dagli amici in vacanza con lei), i Carabinieri sono arrivati a rintracciare il 21enne, sequestrando – in occasione dell’arresto – l’abbigliamento da lui indossato durante il tentativo di violenza sessuale. L’accusa di rapina deriva dal fatto che Samaali avrebbe strappato la borsa alla vittima, abbandonandola sul luogo della colluttazione, dopo averla trovata priva di oggetti di valore.

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