Casinò, al voto dei lavoratori l’ipotesi di accordo
La parola passa ai lavoratori. Sarà a questo punto l'Assemblea dei dipendenti del Casinò a dare il via libera alla nuova ipotesi di accordo che questo pomeriggio l'Amministratore unico, Giulio Di Matteo, ha portato sul tavolo della trattativa con i sindacati, davanti alla Direzione regionale del lavoro. Per consentire lo svolgimento dell'Assemblea, che potrebbe già svolgersi lunedì, arriverà una proroga di alcuni giorni della procedura 223. Entro il 10 luglio c'è poi l'impegno da parte dei sindacati a chiudere, se questa sarà l'indicazione dell'Assemblea, il referendum sull'accordo.
Domani mattina i sindacati riceveranno l'ipotesi di accordo con le ultime modifiche "strappate" questo pomeriggio all'azienda mentre nel pomeriggio le parti torneranno ad incontrarsi.
Rispetto a quanto presentato ieri l’azienda oggi ha confermato nuovi sacrifici per i lavoratori a partire dal 1° gennaio 2018 e solo se al 31 dicembre 2017 i costi del personale dovessero evidenziare uno squilibrio tale da collocarsi ancora su un margine superiore al 54,8% dei ricavi. La riduzione dello stipendio, variabile e progressiva per scaglioni, toccherà anche la tredicesima, i ratei ferie e il Tfr. Per gli impiegati tecnici il taglio sarà di 448 euro per i secondi livelli, 420 per i terzi livelli, 406 per i terzi livelli, 378 per i quarti, 350 per i quinti, 247 per i sesti e 117 per i settimi.
I livelli retributivi potranno essere reintegrati e l’orario di lavoro aumentato se i ricavi (è prevista una verifica trimestrale) aumenteranno a fine dicembre 2018 consentendo un equilibrio rapporto ricavi – costi così come previsto dal piano di ristrutturazione. In caso contrario le decurtazioni proseguiranno per tutto il 2019. Niente 14esima nel 2018 e 2019 mentre si darà attuazione fin da subito alla revisione delle ferie (la riduzione sarà a step), dei permessi, delle maggiorazioni notturne e feriali.
Confermata la sospensione degli aumenti retributivi individuali fino al raggiunto dell’equilibrio costi- ricavi mente l'impegna si impegnerà ad utilizzare gli strumenti di legge alla rinegoziazione individuale e strutturale dei super-minimi e degli assegni individuali.
L’accordo prevede, quindi, il superamento della 223 con l’uscita di 94 dipendenti (50 entro il 30 novembre 2017 e 44 entro il 30 settembre 2018) che nei 48 mesi successivi abbiano maturato i requisiti per uscire dall’azienda con la legge Fornero (in primis quali con inidoneità e quelli che usufruiscono della legge 104). Sulla base degli esodi entro fine anno ci sarà un confronto per la riorganizzazione del lavoro anche finalizzata alla fusione dei reparti tecnici, alla flessibilità degli orari e all'attuazione di quanto previsto nel piano.
Dal primo settembre 2017 sindacati e azienda si incontreranno per arrivare ad un nuovo salario di ingresso per consentir un turn over generazionale, consentendo risparmi nell’ordine del 25% e per arrivare entro il 31 dicembre 2018 alla definizione di un unico contratto collettivo.