Un nuovo libro per raccontare la storia dell’Area Megalitica

15 Novembre 2021

Un volume che racchiude più di vent’anni di lavoro, raccontando con dovizia di particolari alcune delle fasi salienti della nascita del sito archeologico: l’ideazione, la progettazione, le analisi e l’esecuzione. “Area megalitica di Saint-Martin-de-corléans. Una valorizzazione museografica” è il titolo del libro, circa 200 pagine di disegni, fotografie, dati e approfondimenti della progettazione museale. L’opera è stata presentata giovedì scorso, 11 novembre, nella sede dell’Area Megalitica dall’Assessore regionale ai beni Culturali Jean Pierre Guichardaz, dalla Soprintendente per i beni e le attività culturali Cristina De la Pierre, dal responsabile del progetto Massimo Menegoni, e da Gaetano De Gattis, il Direttore della struttura.

Come afferma Guichardaz, aprendo la presentazione: “Nel titolo stesso troviamo il senso che abbiamo voluto dare alla pubblicazione oggi presentata: si tratta dell’intenso lavoro museale che ha reso fruibile il sito archeologico di Saint-Martin-de Corléans di cui oggi sveliamo i più celati dettagli”. Si tratta del quattordicesimo volume della collana “Documenti della Soprintendenza per i beni e le attività culturali” edito dalla regione Valle d’Aosta. Il testo è stato curato dagli archeologi Francesca Martinet e Gianfranco Zidda e dal già Dirigente della Struttura Patrimonio archeologico Gaetano de Gattis. Si tratta di un progetto collaborativo che ha visto coinvolti gli enti che hanno gestito la realizzazione della struttura dal punto di vista tecnico e progettuale.

Per questo motivo il volume si propone di entrare nel dettaglio dei lavori, a partire dal primo articolo “Il processo Progettuale” curato dal responsabile dei lavori Massimo Menegoni che esplora anche i primi disegni tecnici della struttura e le prime simulazioni in computer grafica degli spazi museali. Si passa poi al punto di vista scientifico degli archeologi, con “Il progetto museografico” che si concentra sulla struttura del percorso espositivo in un’ottica di valorizzazione. Ma sono compresi anche gli aspetti burocratici, in un articolo completamente dedicato all’illustrazione dei finanziamenti europei utilizzati per sostenere il progetto.

Oltre ad una ricerca di trasparenza e una grande voglia di condivisione dei processi creativi, il libro è stato pensato per parlare direttamente al pubblico; a chi usufruisce del servizio. Come sottolinea infatti De Gattis: “La struttura editoriale del volume è un atto dovuto, anche per far comprendere la complessità di tutte le fasi necessarie a creare un’opera pubblica in ambito museale. L’idea è di promuovere un turismo culturale cognitivo ma anche sempre più emotivo ed esperienziale”.

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