Anche il valdostano Mirko De Pascalis ai Mondiali di Plogging
Correre cercando di salvare il pianeta. Non è una challenge da social, ma una vera e propria disciplina, il plogging (termine coniato da Erik Ahlström che unisce il termine svedese plocka upp, cioè raccogliere, e l’inglese jogging). La disciplina sportiva è stata ideata da Roberto Cavallo, molto attivo in campo ecologico anche in Valle d’Aosta, in particolare al Tor des Géants, che ha anche creato i Mondiali. Quest’anno la terza edizione dei World Plogging Championships si è svolta a Genova e tra i circa 80 atleti provenienti da 16 Paesi c’era anche il valdostano Mirko De Pascalis.
I partecipanti non hanno un percorso di gara fisso ma un “campo di gioco” entro il quale muoversi liberamente, ad eccezione di alcuni check point obbligatori, orientandosi con GPS o cartine. Per 6 ore raccolgono tutti i rifiuti che trovano durante la loro corsa e, una volta arrivati al traguardo finale, vengono loro assegnati due punteggi: uno “atletico”, basato sui chilometri percorsi e il dislivello compiuto, ed uno “ambientale”, sulla base della quantità e qualità dei rifiuti raccolti e della CO2 salvata.
Mirko De Pascalis, che si era qualificato ai Mondiali caricando i propri dati su una piattaforma dedicata (in alternativa ci sono anche delle gare qualificanti) ha concluso al 9° posto con il punteggio totale di 180.343,93, con 164.920,60 di punteggio ambientale (è arrivato addirittura trainando un forno) e 15.423,33 di punteggio atletico.
“Per me è stato davvero emozionante partecipare”, racconta De Pascalis, “raccolgo sempre rifiuti quando vado in montagna ma non sapevo esistesse qualcosa di “istituzionalizzato”. La cosa che mi è piaciuta di più è che c’è gente da tutto il mondo, persone impegnatissime nella loro vita per lasciare un mondo più pulito, che sono attive per offrire un futuro migliore per il nostro pianeta: questo mi ha dato una carica ed un’energia grandiose”.
In totale sono stati raccolti circa 3.000 kg di rifiuti abbandonati, di cui oltre 2.000 kg (il 71% del totale) sono stati differenziati e avviati al riciclo. Sono invece quasi 6 milioni i grammi di CO2 non emessa in atmosfera grazie alla corretta separazione e avvio al riciclo dei rifiuti raccolti, in pratica le emissioni equivalenti di circa 60.000 km percorsi da un’auto o di 50 voli aerei Milano-Roma.
Tra i partecipanti c’era anche un grande della corsa, Marco De Gasperi, giunto 24°. Dall’Andalusia, sul gradino più alto del podio maschile, il Campione Mondiale di Plogging 2023 è Manuel Jesús Ortega García con 368.328 punti. Un altro andaluso al secondo posto, José Luis Lamela con 256.707 punti, mentre il terzo posto è del varesotto Giovanni Porro con 250.931 punti complessivi. Tra le donne, riconquista il titolo di Campionessa Mondiale di plogging la toscana Elena Canuto, con 115.409 punti complessivi, vincitrice della prima edizione. Al secondo posto, la messinese Maria Grazia Celi, con 110.657 punti, al terzo la spagnola Vanesa Perea Mediavilla, che ha ottenuto 98.521 punti. Il bergamasco Paolo Austoni, con i suoi 37,56 km e 3.944 m di dislivello, è il vincitore della classifica atletica maschile, mentre è stata la cuneese Lara Maiolo a distinguersi tra le atlete, con 25,25 km e 1.893 m di dislivello.
Tutti gli atleti e le atlete saliti sul podio hanno ricevuto medaglie speciali, pezzi unici realizzati dall’architetto e artista Andrea Sarzi Braga e creati recuperando RAEE e rifiuti elettronici. Due premi speciali sono inoltre stati assegnati al serbo Miloš Stanojević per aver raccolto il maggior quantitativo di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche e Elettroniche) e al toscano Tommaso Barbi per il maggior numero di pile, batterie e accumulatori. Si aggiudicano il premio fair play la svedese Ellinor Härlin e l’italiana Silvia Ines Canavero, mentre il premio paralimpico è stato assegnato a Lino Cianciotto.