Cambiamenti climatici, la Commissione ambiente del Senato li studia “sul campo”
Sono sei gli aspetti del cambiamento climatico approfonditi dai componenti della Commissione territorio, Ambiente e Beni ambientali del Senato della Repubblica, in una tavola rotonda svoltasi nell’ambito della visita tenuta oggi, venerdì 24 giugno, in Valle d’Aosta. Si tratta dello stato di (non) salute dei ghiacciai, della carenza idrica a causa della riduzione della massa glaciale, del piano di monitoraggio dei rischi glaciali e frequentazione dei ghiacciai, nonché del ruolo dei soccorritori e delle guide alpine e della strategia regionale di adattamento.
Con la vice-presidenza affidata al senatore Albert Lanièce, i commissari hanno anche partecipato – presenti l’assessore regionale Carlo Marzi e il sindaco di Courmayeur Roberto Rota – ad una ricognizione dei ghiacciai di Planpincieux e delle Grandes Jorasses, fino al rifugio Boccalatte, ed hanno successivamente visitato la funivia “SkyWay” del Monte Bianco. La presenza in Valle della Commissione ha fatto seguito ad una attività di scambi con il senatore Lanièce, concretizzatasi in un’audizione preliminare, lo scorso 13 aprile, durante la quale l’Arpa della Valle d’Aosta e la fondazione Montagna sicura hanno reso un primo approfondimento sui ghiacciai.
“Siamo felici della presenza della Commissione Ambiente del Senato – ha commentato il Presidente della Regione Erik Lavevaz – e della qualificata attenzione che i componenti di questo organismo stanno riservando alle problematiche connesse ai cambiamenti climatici nel nostro ambiente alpino. Il massiccio del Monte Bianco, con i suoi ghiacciai, è certamente uno dei contesti più interessanti e più significativi in cui affrontare questi temi”.
“Come superficie glacializzata la Valle d’Aosta ha l’equivalente di un terzo dei ghiacciai italiani e, se uniamo a questo aspetto gli anni di ricerca dedicata, l’attenzione alla risorsa idrica, gli studi ed i monitoraggi di avanguardia (con tecnologie di avanguardia), – ha spiegato l’Assessore Carlo Marzi – la Valle d’Aosta si può candidare ad essere un laboratorio nazionale, nello spirito ovviamente costruttivo e di rete di collaborazione che da sempre caratterizza il nostro agire”.
I temi sviluppati nella giornata hanno visto l’apporto tecnico scientifico e organizzativo della Fondazione Montagna sicura e dell’Arpa della Valle d’Aosta ed il contributo dei Dipartimenti regionali dell’Ambiente e della Programmazione, Risorse idriche e Territorio, dell’Unione valdostana guide di alta montagna e del Soccorso alpino valdostano. Per parte sua, il senatore Lanièce ha definito “importantissima”, questa “missione sul posto”, perché permette ai colleghi di rendersi conto personalmente della situazione dei ghiacciai alpini, “una situazione critica, che purtroppo tende a peggiorare di anno in anno, legata ai cambiamenti climatici”.
“Oggi – conclude Lanièce – completiamo un lavoro che la Commissione ha iniziato mesi fa in termini di audizioni per raccogliere dati e scenari con l’obiettivo di arrivare alla formulazione di un documento che sarà sottoposto alla Commissione Senato e, mi auguro presto, all’aula legislativa. L’intento è quello di sollecitare il Governo e l’opinione pubblica su una problematica così importante che vede protagoniste non solo le regioni alpine, e quindi anche la Valle d’Aosta, ma l’intero pianeta”.