Carenza idrica: dagli interventi sugli acquedotti ad una migliore gestione della risorsa
Siamo agli sgoccioli: la crisi idrica è già in atto e la popolazione valdostana è chiamata ad adottare comportamenti adeguati per evitare gli sprechi. A Saint-Vincent, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, mercoledì 22 marzo è stata organizzata una serata dedicata al tema della carenza idrica e alle prospettive per il futuro.
Di fronte a una contingenza meteorologica che ben rappresenta la crisi climatica che ci aspetta nei prossimi anni, oggi più che mai diventa importante intervenire sugli acquedotti e gestire al meglio la risorsa idrica. Marco Vesan, Presidente dell’Unité des Communes Valdôtaines Mont-Cervin, spiega “bisogna incominciare ad elaborare piani di intervento di riorganizzazione dell’assetto idrico della Regione”. Da qui l’esempio di Saint-Vincent.
Caso studio: Saint-Vincent collega tre acquedotti
La cittadina termale dispone di poca acqua sul suo territorio e necessita di consistenti apporti provenienti dalla Valtournenche e dalla Val d’Ayas grazie anche al Ru Courtaud, il più antico della Valle d’Aosta costruito nel 1393.
“Entro l’estate collegheremo i nostri tre acquedotti in una rete capace di auto-compensarsi, dando vita a un interessante caso studio” afferma il primo cittadino di Saint-Vincent Francesco Favre. I lavori, dal limitato impatto ambientale e dal costo contenuto (209 mila euro), saranno realizzati in meno di 150 giorni.
L’intervento, che consentirà di ottimizzare l’uso dell’acqua durante tutto il periodo dell’anno, non graverà sulla tariffa perché finanziato dal Consorzio BIM (Bacino Imbrifero Montano). Il collegamento dei diversi impianti segue la direzione della gestione integrata dell’acqua, ormai alle porte.
Verso il servizio idrico integrato: la gestione passa alla SEV Srl
Da quest’anno, gli acquedotti comunali valdostani entreranno gradualmente nella rete del servizio idrico integrato.
“Con la nuova disciplina dell’organizzazione del servizio idrico integrato (legge regionale 7/2022) i singoli Comuni non gestiranno più gli acquedotti. Il nuovo gestore sarà la società pubblica (gestione in house) SEV Srl (Services des Eaux Valdôtaines), composta essenzialmente dai 74 comuni valdostani” afferma il Presidente del Consorzio BIM Valle d’Aosta Joël Créton.
Le tariffe aumenteranno, causa investimenti, ma – promette il Presidente – “saranno mantenute sotto controllo”. Oggi “i Comuni gestiscono 5 mila chilometri di acquedotti. Alcune sfide solo insieme riusciremo a vincerle”. Con l’occasione Créton anticipa alcune complessità future: prossimamente sarà necessario effettuare controlli sulla presenza di sostanze radioattive e microplastiche nell’acqua.
Le grandi dighe del Gruppo CVA in perdita: quantità di neve in calo
“Se inondazioni e siccità sono una delle principali conseguenze del cambiamento climatico, dighe e reti idriche possono essere utilizzate per gestire questi fenomeni”. Il Direttore generale di CVA Enrico De Girolamo mostra i dati relativi alla quantità di neve rispetto alla media storica delle grandi dighe del Gruppo: -30% Place Moulin -35% Beauregard, -40% Cignana, -60% Gabiet e -45% Goillet.
L’unità di misura adottata, con l’obiettivo di determinare la quantità totale di risorsa idrica immagazzinata all’interno del bacino, è lo Snow Water Equivalent (SWE).
Di fronte ai dati in negativo “resta una magra consolazione. Le nevicate delle scorse settimane hanno riportato la media dello Snow Water Equivalent vicino alla media decennale in zone come Place Moulin e Goillet. Altrimenti si rischiava di essere peggio dello scorso anno, già registrato come anno peggiore” dichiara il Direttore di CVA.
De Girolamo ha inoltre spiegato che la neve è un importante stoccaggio di acqua a rilascio graduale. Al contrario, le violente precipitazioni che talvolta si verificano non consentono di immagazzinare la preziosa risorsa idrica.
Di fronte all’emergenza idrica “bisogna agire in fretta”
Presenti in platea anche molti primi cittadini, impegnati a firmare ordinanze sulla limitazione dell’acqua potabile. Tra questi il Sindaco di Chamois Lorenzo Pucci è intervenuto dicendo: “crisi idrica richiama criticità, emergenza e urgenza. Rispetto ai temi ascoltati per un adeguamento rilevante sul problema della crisi idrica i tempi sono lunghi. L’invito è trovare adeguati strumenti e risposte immediate”.
All’incontro hanno partecipato i principali attori della gestione delle acque in Valle d’Aosta: Gruppo CVA, Consorzio BIM e Unité des Communes Mont Cervin. Sugli indirizzi della Regione autonoma Valle d’Aosta sono intervenuti l’Assessore all’Agricoltura e risorse naturali Marco Carrel e l’Assessore alle Opere pubbliche, territorio e ambiente Davide Sapinet.