Cime Bianche, il presidente Adava risponde al Cai: “Disponibile al confronto”
“Non ho mai, spero, né avuto né tentato, in vita mia, di presentarmi come demagogo. Non mi ci vedo nel ruolo di arringatore di folle a raccontare fandonie per ottenere il potere sul popolo. Chi mi conosce lo sa.” Luigi Fosson, presidente Adava risponde così al presidente Cai Piermauro Reboulaz e a Marcello Dondeynaz del Comitato Salviamo Cime Bianche.
“Premesso che mi sento personalmente non violento e voltairiano e che sono disponibile a qualsiasi incontro con chi non la pensa come me, so, per esperienza, che da un sano dibattito possano aprirsi prospettive nuove e accadere che si finisca con l’accettare come positivo anche quanto ci appariva prima esecrabile. Credo sia accaduto anche a te, Marcello, quando sostenevi strenuamente il no all’autostrada che poi fu realizzata e della quale in molti, prezzi a parte, sono oggi soddisfatti. Ricordo che negli anni 70 gli impianti di risalita erano pochissimi e che là dove ora servono molte piste, il problema della denatalità non esiste: che ci sia un nesso fra le due cose?”
Sulle affermazioni fatte durante l’Assemblea Adava, il presidente Fosson come le stesse si basino su “statistiche per quanto concerne la meteorologia, o da studi di addetti ai lavori, per il settore di impianti ed investimenti, queste sono ovviamente confutabili e sarò lieto di leggerne le vostre puntuali risposte in un pubblico dibattito così come le promesse, numerose proposte di turismo alternativo che abbiano però anche dei conforti di carattere economico e finanziario.
Sulla lungimiranza degli albergatori concordo con voi che non possa essere affermata. Si tratta di gente che con la scusa di apparire imprenditore, si indebita, lavora sedici ore al giorno, cerca di offrire posti di lavoro, pensa a come migliorare le condizioni dei propri collaboratori anziché starsene in panciolle a godersi il frutto del proprio passato lavoro o della pensione che ricevono ogni mese, di tanto in tanto esercitandosi alla tastiera del computer come veri leoni.
E di loro farebbero bene a non fidarsi neppure i loro figli”.
Il Cai Vda contro il presidente Adava: “Affermazioni demagogiche”
“Affermazioni demagogiche, fasulle e fuorvianti“. Così Marcello Dondeynaz e Piermauro Reboulaz del Cai VdA definiscono le esternazioni di ieri del presidente Adava Luigi Fosson, in occasione dell’Assemblea a Saint-Vincent.
Gli albergatori chiedono chiarezza sugli affitti brevi e maggiori incentivi per il personale
“Luigi Fosson, che è di Ayas, sa benissimo che il collegamento nel Vallone delle Cime Bianche non serve a nulla per lo sci perché in esso non è possibile realizzare piste; sa benissimo che se non si potesse più sciare nel comprensorio del MonterosaSki significherebbe la fine dello sci, che non sopravviverebbe neppure nel fazzoletto del Plateau Rosà; sa benissimo che ci sono altri interventi prioritari e urgenti da farsi nei comprensori già attivi per mantenere e ammodernare gli impianti esistenti; sa benissimo che l’imperativo per il turismo è diversificare, e che abbiamo presentato innumerevoli e dettagliate proposte in tal senso proprio facendo leva sulle unicità naturalistiche, paesaggistiche, geologiche, stori-co-culturali e archeologiche del Vallone delle Cime Bianche”.
Il Cai Vda auspica negli albergatori valdostani “anche un poco di lungimiranza: il 2050 – quando saranno i loro figli e nipoti, ci auspichiamo, a continuare a gestire ed innovare le attività ricettive – è domani.”