I Fridays for Future sono tornati a scendere in piazza
“Quando volete la giustizia climatica? Ora!” ma anche “Non esiste un pianeta B”. E’ partito da piazza dell’Arco di Augusto, questa mattina alle 9.30 puntuali, scandendo questi slogan il corteo di Fridays for Future ad Aosta. Meno di un centinaio i giovani e meno giovani presenti alla manifestazione, organizzata in occasione dello sciopero nazionale nato per chiedere azioni concrete per l’emergenza climatica.
Cartelli alla mano, il corteo ha sfilato lungo le vie del centro storico di Aosta per arrivare infine sotto Palazzo regionale. Presenti all’appuntamento anche diversi esponenti di movimenti della sinistra valdostana.
“La crisi climatica colpisce anche la Valle d’Aosta: alluvioni, scioglimento dei ghiacciai e scelte ecologicamente rischiose richiedono un’azione immediata”. Per questo, il prossimo 11 ottobre, tornerà in piazza il movimento Fridays for Future che “si unirà allo sciopero nazionale per chiedere alla Regione azioni concrete per affrontare questa emergenza”. L’appuntamento è fissato per le 9 in piazza Arco di Augusto, ad Aosta.
“Negli ultimi mesi la nostra regione, come molte altre in Italia, è stata colpita da alluvioni devastanti che hanno provocato danni ambientali, sociali ed economici significativi – si legge in una nota –. Tuttavia, i media locali si sono concentrati maggiormente sull’aspetto economico, trascurando il grave impatto ambientale”.
Ma, ammonisce Fridays for Future, “questi disastri non sono eventi casuali né isolati. L’aumento delle temperature globali di 2°C rispetto ai livelli preindustriali sta già causando impatti significativi sull’ambiente, aumentando drasticamente il rischio di cambiamenti pericolosi e potenzialmente catastrofici su scala globale. Il riscaldamento sta accelerando lo scioglimento dei ghiacciai, tanto che recentemente il disgelo ha portato allo spostamento dei confini tra Italia e Svizzera”.
“Nei prossimi decenni, gli effetti del cambiamento climatico saranno devastanti per la nostra Regione – spiega ancora il movimento –. È fondamentale riflettere sul futuro degli impianti sciistici e sul loro impatto ambientale a lungo termine. Con il riscaldamento globale che si avvicina ai 3°C, la maggior parte degli impianti sciistici europei non riceverà neve a sufficienza per operare regolarmente, senza considerare i crescenti rischi di valanghe e altre calamità naturali”.
Una situazione che “deve essere riconosciuta per quello che è: una vera emergenza. Spostare gli impianti a quote più alte è una soluzione temporanea e insostenibile, che rappresenta un disastro ambientale e un pericolo per gli abitanti e i visitatori della valle. La mancanza di sensibilità della nostra regione verso il cambiamento climatico è evidente anche dal piano regionale dei trasporti, che non prevede misure concrete per preservare l’ambiente né soluzioni sostenibili a lungo termine”.
Per Fridays for Future, al contrario, il piano “sembra dare priorità al profitto immediato ignorando la necessità di proteggere il nostro patrimonio ambientale. Per questi motivi invitiamo la collettività a scendere in piazza l’11 ottobre. Saremo in sciopero nazionale per il clima, uniti a tutte le altre regioni d’Italia, per difendere il nostro futuro”.
Il corteo – fanno sapere gli organizzatori – attraverserà il centro di Aosta e, nel pomeriggio, negli spazi di Plus (l’ex Cittadella dei Giovani), scienziati ed esperti interverranno per approfondire la questione climatica. Parallelamente, è in programma un baratto libero di vestiti in collaborazione con la Bottega del Riuso, per promuovere la sensibilizzazione ecologica e incoraggiare il riutilizzo e la sostenibilità.