Discarica di Brissogne: esaurimento dell’ultimo lotto rinviato al 2034

13 Dicembre 2024

Mentre dal 1° gennaio 2025 chiuderanno ufficialmente i primi tre lotti della discarica di Brissogne con l’avvio della gestione post-operativa definita dalla conferenza dei servizi, l’esaurimento dell’ultimo lotto è stato posticipato di tre anni. A spiegarlo ieri sera in Consiglio Valle è stato l’assessore regionale Davide Sapinet, rispondendo a un ordine del giorno presentato da Forza Italia.

“Nella relazione mensile di ottobre 2024, Enval ha aggiornato la tabella dei volumi residui, tenendo conto della naturale riduzione del volume dei rifiuti legata alla compressione dovuta al peso, e ha adeguato le previsioni del volume parziale dei rifiuti conferiti” ha dichiarato Sapinet. “Sulla base dei primi nove mesi del 2024, che hanno dimostrato un decremento della quantità conferita in discarica, le tabelle aggiornate indicano un volume occupato di 149.264 metri cubi, con un conferimento annuo progressivamente ridotto da 26.000 metri cubi del 2019 a circa 20.000 stimati per il 2024. La previsione di esaurimento è stata spostata al 31 dicembre 2034“.

L’assessore ha inoltre sottolineato che i nuovi sistemi di raccolta rifiuti avviati dai SubATO stanno fornendo “buoni riscontri, con prospettive positive per spostare ancora in avanti la data di esaurimento dell’ultimo lotto della discarica”.

A partire dal 1° gennaio 2025, Enval e Valeco saranno incaricate per i prossimi 30 anni della gestione post-operativa e del monitoraggio dei primi tre lotti della discarica. Tra le attività previste ci sono interventi migliorativi per la gestione del biogas, del percolato e per il contenimento della discarica.

Il gestore avrà il compito di garantire il mantenimento delle condizioni di sicurezza ambientale, effettuare controlli e manutenzioni e redigere una relazione annuale che documenti i monitoraggi e le azioni intraprese. La fase di post-gestione si concluderà con la dimostrazione, tramite analisi di rischio, dell’assenza di rischi ambientali residui, comprese le emissioni di biogas e il potenziale inquinante del percolato.

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