La associazioni ambientaliste alla Regione: “Garantire uno sviluppo davvero sostenibile”
“Con la scusa del perseguimento della sostenibilità si utilizza il Pnrr per tutelare gli interessi di chi produce energia con centrali termiche alimentate con metano o rifiuti (termovalorizzatori), ma anche, a causa della guerra in Ucraina, a carbone”.
A scriverlo sono le associazioni ambientaliste Valle Virtuosa ed Eco-Zine assieme ai Comitati La Valle non è una discarica e Valle d’Aosta – 5G, salute e ambiente ed Ernesto Pison.
Nel mirino, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani – ospite venerdì scorso ad Aosta – la cui politica “non fa eccezione” rispetto alla “decisione dell’europarlamento di inserire il gas metano e l’energia nucleare tra le fonti rinnovabili”.
Problemi che si rovesciano sulla dimensione locale: “La Giunta della Valle d’Aosta ha una comprovata tradizione di scelte volte ad accrescere uno sviluppo economico effimero a scapito della sostenibilità ambientale: sovrasfruttamento delle risorse idriche, concessione a imprenditori privati di aprire discariche per rifiuti industriali in luoghi inadatti a scapito delle comunità limitrofe (vedi Pompiod e Chalamy), approvazione di Programmi Regionali di Gestione dei Rifiuti che non vengono poi rispettati, investimenti su impianti di risalita a quote sempre più elevate alla ricerca di neve sempre più scarsa”.
Ma anche altri interventi: “realizzazione di impianti di innevamento artificiale che, oltre a deturpare l’ambiente, consumano grandi quantità d’acqua e di energia; proposte di costruzione di impianti di risalita in aree protette Zps inserite nella Rete europea Natura 2000 (vedi Cime Bianche); finanziamenti a perdere all’acciaieria Cogne che è stata recentemente svenduta a imprenditori di Taiwan; mancanza di una sana politica del trasporto pubblico che è basato sulla gomma anziché sulla ferrovia; realizzazione di un aeroporto commerciale inadatto ad accogliere velivoli commerciali; investimenti sconsiderati nel Casinò di Saint-Vincent”.
In tutto questo, le associazioni ambientaliste si chiedono “cosa sia venuto a proporre ai nostri politici il ministro Cingolani per migliorare la sostenibilità ambientale in Valle d’Aosta”, oltre a – scrivono – “un assordante ‘Bla, Bla, Bla’” che richiama la famosa critica che fece Greta Thunberg a suo tempo.
La “ricetta” però c’è, e viene proposta: “riqualificazione energetica degli edifici a cominciare da quelli pubblici; incentivazione di fonti energetiche rinnovabili (solare ed eolico); potenziamento ed elettrificazione della ferrovia; utilizzo delle risorse di Cva per decarbonizzare la Valle d’Aosta; razionalizzazione e tutela delle risorse idriche garantendo il rilascio nei torrenti del flusso vitale; promozione del turismo dolce; tutela ed incremento delle zone protette; adozione di una gestione dei rifiuti basata sulla strategia Rifiuti Zero; potenziamento dell’istruzione pubblica ed educazione ambientale nelle scuole per una corretta alimentazione ed un sano stile di vita; coinvolgimento della cittadinanza nella cura dei beni comuni”.
Insomma, in breve – chiude la nota -: “agire con sollecitudine per garantire uno sviluppo davvero sostenibile rispettoso della democrazia e della legalità”.