La qualità dell’aria a luglio: elevato l’ozono, diversi i superamenti dei limiti in Valle
I dati degli inquinanti del mese di luglio 2023 in Valle d’Aosta– soprattutto per le polveri sotti Pm10 e Pm 2.5 – sono in linea con le medie del periodo. Valori, ad ogni modo, che restano ben al di sotto del limite normativo. Dati inferiori al limite definito per legge anche per il biossido di azoto, per il quale non si registrano superamenti, ma che ha visto valori di concentrazione leggermente superiori rispetto a quelli di giugno e a quelli delle medie del periodo.
Diversa la situazione per l’ozono, che a luglio 2023 ha visto “valori risultati piuttosto elevati per tutto il mese, con superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana sia nella zona B del fondovalle orientale, sia nella città di Aosta”.
A spiegarlo, nel consueto bollettino sulla qualità dell’aria in Valle d’Aosta è l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale.
I superamenti dell’ozono
L’ozono – si legge nel bollettino appositamente dedicatogli – è un inquinante che a concentrazioni elevate è dannoso per la salute umana e per l’ambiente. Non solo, è un inquinante secondario: non viene cioè emesso direttamente in atmosfera, ma si forma in seguito a reazioni fotochimiche di inquinanti primari, come i composti organici volatili e gli ossidi di azoto. Essendo la radiazione solare un elemento essenziale per la sua formazione, storicamente i valori più elevati di ozono risultano nei mesi estivi.
Sono diverse le zone della Valle nelle quali sono stati registrati dei superamenti della soglia del valore obiettivo e, precisamente, sono risultati 14 superamenti a Pont-Saint-Martin, mentre nella città di Aosta i superamenti sono stati cinque nella stazione di rilevamento di via Liconi.
Le polveri sottili
Diverso è per le polveri sottili Pm10, dove non c’è stato alcun superamento, sebbene un “picco” nella prima decade di luglio rilevato ad Aosta nella stazione di via Primo maggio e, attorno al 24 luglio, nella stazione di fondo urbano di Liconi. Tutti, ad ogni modo, ampiamente sotto il limite definito per legge.
Situazione simile per i Pm2.5, per i quali la media annua rilevata – su tutte le stazioni di Aosta Plouves, Aosta Liconi, Aosta Primo maggio, Courmayeur TMB e Étroubles GSB – è inferiore al limite normativo definito in 25 µ/m3.
Il biossido di azoto
Ampiamente sotto la soglia i valori del biossido di azoto rilevati nelle tre stazioni aostane (Plouves, Liconi e Primo maggio), così come a Pont-Saint-Martin e Donnas (stazioni di fondovalle orientale) ma anche nelle stazioni di traffico al Traforo del Monte Bianco e in quello del Gran San Bernardo. I valori previsti dalla legge parlano di una media annua di NO2 di 40 µ/m3, e di una massima oraria di 200 µ/m3 da non superare oltre le 18 volte annue.