L’agricoltura tecnologica di “Typicalp”: dalla rete per tracciare la Fontina al marketplace
È dall’incontro tra una pratica antica quale l’agricoltura e la modernità offerta dalle nuove tecnologie che nascono progetti capaci di abbattere le barriere tra aziende e consumatori nonché di generare sinergia tra i produttori. È proprio prendendo le mosse da tale obiettivo che il progetto “Typicalp” ha scelto di lanciarsi nelle due distinte avventure smart della creazione di una rete per il tracciamento della Fontina DOP e dell’allestimento di una piattaforma di marketplace a sostegno di micro e piccole imprese della filiera agroalimentare.
La piattaforma
Secondo studi recenti, la consegna delle merci in ambito agricolo coinvolte a oggi più 54 mila autocarri immatricolati nella regione in una serie di spedizioni spesse volte scarne e non sufficienti ad abbattere le alte emissioni dei mezzi nonché gli elevati costi di spedizione.
“Le piccole aziende locali effettuano generalmente ciascuna i propri viaggi anche se la quantità di prodotti trasportati non raggiunge il massimo del carico che il proprio camion può contenere – spiega Tiziana Delmastro, senior researcher di “Links Foundation”, partner del progetto Interreg Italia-Svizzera -. Proprio per tale ragione abbiamo voluto proporre agli interessati potenziali un modello di logistica collaborativa che porti alla costruzione di una rete di distribuzione costituita da professionisti differenti che però si trovano a utilizzare il medesimo camion accordandosi al meglio circa i tragitti da percorrere”.
È nel solco di un supporto digitale alle imprese coinvolte auspicabilmente in ampio numero che nasce dunque l’idea di una piattaforma di disintermediazione finalizzata alla presa di contatto, alla comunicazione e all’interazione reciproca tra gli attori coinvolti.
“Tale sorta di marketplace rappresenta per i suoi iscritti una vetrina e uno spazio per effettuare e ricevere ordini nonché uno strumento utile per l’operatore incaricato delle spedizioni per automatizzarne l’organizzazione arrivando così a ottimizzare spostamenti e carichi all’interno di un gruppo di imprese costituito e strutturato – prosegue Delmastro -. Esso si articola su quattro distinte interfacce ciascuna dedicata a una differente tipologia di utenza, dal gestore alle aziende sino a clienti e trasportatori”.
Il tracciamento
È dall’applicazione della tecnologia finanziaria detta “blockchain” in ambito agricolo che nasce la piattaforma di tracciamento della Fontina DOP, capace di fornire dati sicuri di autenticità e qualità del prodotto di mercato grazie all’analisi dei molteplici passaggi della lavorazione casearia in seguito tecnologizzati e inseriti all’interno del programma.
“Il trattamento di una materia prima apparentemente semplice quale il latte rappresenta in realtà un procedimento complesso costituito da molteplici fasi e coinvolgente diverse personalità, ciò che ci ha spinti, nella raccolta delle informazioni necessarie al programma, a focalizzarci non tanto sul dato in senso stretto bensì piuttosto sul passaggio tra uno step produttivo e l’altro – racconta Giuseppe Caragnano, program manager di “Links Foundation” -. Tutta questa mole di nozioni riferibili a produzione, lavorazione, stagionatura e confezionamento di permette, una volta trasferita all’interno di una piattaforma tecnologica con base dati centralizzata, di tracciare con precisione la storia pregressa di ogni singola forma”.
L’iniziativa del progetto “Typicalp” è quindi in grado di proporre una tipologia di tracciabilità versata al 4.0, innescando un solido sistema di fiducia reciproca tra coloro che mettono a disposizione il prodotto e coloro che invece mettono a disposizione le informazioni in merito a esso.
“Grazie al supporto dell’azienda “Euranet”, ogni Fontina DOP associata a un suo specifico lotto sarà dotata di opportuni QR code scansionabili per comprenderne i processi creativi e conoscerne produttori e lavoratori in un flusso continuo di dati che rende autentica la traccia – conclude Caragnano -. All’interno di tale rete collettiva e sinergica di condivisione, peraltro, l’informazione decentralizzata risulta distribuita affinché tutti i nodi che la compongono contengano i dati necessari al recupero e alla ricostruzione di eventuali ricerche andate perdute”.