Lupo in Valle d’Aosta: attive tre squadre di emergenza per la prevenzione degli attacchi

31 Dicembre 2022

Anche quest’anno la Regione autonoma Valle d’Aosta ha scelto di aderire al progetto “Life WolfAlps EU”, che sotto il coordinamento delle aree protette delle Alpi Marittime si impegna nella direzione del miglioramento della convivenza tra uomo e lupo a livello alpino. Grazie a una estensione che dalle vette italiane arriva a toccare tanto le cime francesi, austriache e slovene quanto i due corridoi ecologici appenninico e dinarico, l’iniziativa è stata in grado di predisporre negli anni alcune squadre di intervento sul campo denominate Wolf Prevention Intervention Unit; attive anche nella regione in tre unità prettamente incaricate di evitare eventuali attacchi da parte dei lupi, definire linee guida per la gestione del predatore e favorire la compatibilità tra la presenza dei carnivori e le attività antropiche.

Le squadre

Le Wpiu nascono quale forma di prevenzione dei danni al bestiame provocati dai grandi carnivori nonché di creazione di coesistenza con l’uomo sostenibile e durevole nel tempo. Istituite anche in Francia, Slovenia e Austria, in Italia sono composte da carabinieri forestali, guardie di province e regioni, personale impiegato nei parchi del territorio e veterinari. Tra gli obiettivi che l’iniziativa si prefigge si elencano il sostegno offerto agli allevatori nel reperimento e nella messa in opera di adeguati sistemi di difesa nonché nell’accesso a misure di indennizzo varie e l’assistenza a privati nel corretto impiego dei cani da guardia.

I forestali delle Wpiu

Il lupo in Valle d’Aosta 

Il monitoraggio genetico realizzato in collaborazione con il laboratorio di biotecnologie del Museo regionale di scienze naturali Efisio Noussan esordito nel 2018 ha saputo identificare nel corso del quinquennio ben 179 differenti individui di Canis lupus italicus. Gli itinerari complessivamente coperti dagli animali sono 35 e raggiungono una lunghezza complessiva di circa 214 chilometri.

Fermo restando un certo grado di incertezza nelle analisi, i rilevamenti effettuati invece dal progetto “Life WolfAlps EU” tra il mese di maggio del 2021 e il mese di aprile del 2022 sono stati ben 1.493 e si suddividono tra avvistamento fotografico o video, campioni di sangue o pelo, cadavere di predatore o preda, tracce e impronte.

Tra il mese di ottobre del 2021 e il mese di aprile del 2022 le analisi genetiche effettuate hanno stimato una presenza minima in Valle d’Aosta di 9 branchi che si aggirano sia sul territorio nostrano che sui territori di regioni o Stati limitrofi; il numero minimo degli esemplari ipotizzato ammonta quest’anno a 62 lupi, un totale tuttavia sceso a 58 predatori a seguito del ritrovamento di alcune carcasse ma in aumento di 2 unità rispetto all’anno passato.

Dal 2010 al mese di aprile del 2022 i lupi trovati morti sono stati 34, ripartiti in 19 maschi, 14 femmine e 1 indeterminato; se il 47% dei decessi risulta provocato da investimento con mezzi motorizzati, il 65% dei ritrovamenti si colloca tra il mese di dicembre e il mese di marzo.

I branchi in Valle d’Aosta

Gli attacchi

Nel corso del solo 2021 sono stati denunciati 37 attacchi da parte di predatori – 11 in meno rispetto al 2020 -, i quali hanno interessato nel complesso 67 ovini, 32 caprini, 56 bovini, 3 equini e 1 cane. A seguito dei sopralluoghi svolti dagli agenti forestali e dal servizio veterinario dell’Azienda Usl locale, gli allevatori danneggiati sono stati risarciti per un totale di circa 46 mila euro. Grazie ai dati così raccolti è stato agevole constatare che, se paragonate alle statistiche degli anni passati, hanno subito un decremento sia le predazioni dovute al lupo, scese da 28 a 21, sia quelle dovute ai cani domestici, scese invece da 7 a 6.

Per ciò che concerne la prevenzione, invece, ammontano a 86 le misure attuate nel corso dell’anno passato da parte dei 56 soggetti che hanno presentato domanda di contributo alla Regione per un totale finanziato di circa 162 mila euro; tale somma di denaro è stata prettamente finalizzata all’acquisto di recinzioni, dissuasori o cani da guardia, al trasporto in elicottero del materiale necessario o dell’assunzione di un pastore salariato durante il periodo di monticazione.

I segnali di presenza del lupo sul territorio

L’attività delle Wpiu

Le squadre pensate nell’ambito del progetto “Life WolfAlps EU” hanno l’obiettivo di intervenire nel minore tempo possibile a seguito di un evento predatorio sostenendo gli allevatori nel trovare una adeguata strategia di protezione del bestiame volta a limitare il verificarsi di ulteriori perdite; accanto a ciò, esse si occupano di svolgere regolari attività di formazione e informazione diretta per gli interessati.

I tre gruppi presenti in Valle d’Aosta e attivi tra l’alta, la media e la bassa Valle sono composte ciascuna da 2 agenti del corpo forestale, un veterinario del servizio Ausl e da tecnici appositamente incaricati. Durante il 2021 sono stati effettuati sopralluoghi in 34 aziende agricole nonché consegnati pro tempore in attesa di rimborsi 19 recinzioni elettrificate e 2 elettrificatori completi di batteria e pannello solare a 5 diversi professionisti.

I volontari delle Wpiu

Aiuti e risarcimenti

Al fine di poter beneficiare di eventuali supporti da parte delle Wpiu è possibile contattare direttamente la Struttura flora e fauna dell’assessorato Agricoltura e risorse naturali chiamando il numero telefonico 0165776218 oppure inviando una email all’indirizzo u-faunaselvatica@regione.vda.it.

Qualora invece si desideri accedere a eventuali rimborsi o indennità è sufficiente rivolgersi alla stazione forestale competente del proprio territorio oppure al centralino del Corpo forestale della Valle d’Aosta 1515 entro 24 ore dalla scoperta del danneggiamento causato dai predatori ai propri animali domestici.

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