Mille nuovi alberi per le strade di Aosta
Via Paravera diverrà entro l’autunno più green che mai grazie alla messa in terra di mille nuove piantine forestali di alberi e arbusti prevista tra ottobre e novembre. Il progetto cosiddetto di “forestazione urbana compensativa” vede la luce grazie all’approvazione di un protocollo di intesa tra il Comune e l’associazione “Rete clima” nell’ambito del programma “Forestiamo insieme l’Italia”, volto nel capoluogo a coprire una area di azione pari a quasi 4 mila ettari.
Cos’è Rete clima?
“Rete clima” è un ente no-profit di variegata ed esperta costituzione da tempo impegnato nella promozione della sostenibilità ambientale e al contrasto ai cambiamenti climatici, il quale mira a coinvolgere e accompagnare aziende, privati cittadini e pubbliche amministrazioni lungo percorsi di quantificazione, riduzione e compensazione dei propri impatti sul territorio.
“Tali azioni svolte presso diversi comuni e parchi in Italia sono finanziati attraverso raccolte fondi e donazioni da parte di imprese che desiderano promuovere attività di messa a dimora di nuove piante – si legge nella nota redatta in proposito dal Comune -. In tale contesto, l’associazione si è proposta di realizzare interventi di forestazione urbana partecipata di specifiche zone individuate come idonee nonché di tutela forestale e alla cura delle piantumazioni per i successivi tre anni”.
Il progetto
L’iniziativa di “Rete clima” intende valorizzare un terreno brullo di circa 3770 metri quadri sito in via Paravera nei pressi dell’ipermercato cittadino “Cidac”, il quale sarà sottoposto alla piantagione di specie arboree tipiche e autoctone in prossimità della strada oltre che di un cospicuo numero di arbusti siti più in lontananza dalla circolazione veicolare e necessari a favorire una graduale transizione dall’ambiente boschivo a quello invece urbanizzato.
“L’intervento di forestazione consiste nella realizzazione di un impianto di specie arboree e arbustive pensate in funzione della conformazione del territorio e individuate sulla base delle dinamiche di vegetazione potenziale del contesto geobotanico interessato – chiarisce una apposita relazione redatta dai progettisti dell’associazione -. Saranno utilizzate piante italiane di provenienza certificata dal nuovo “Passaporto delle piante”, in vigore dal dicembre del 2019 e garanzia di controllo e buona salute delle stesse a contrasto della diffusione di malattie e organismi nocivi particolarmente pericolosi per i vegetali che potrebbero causare danni ecologici, sociali ed economici”.
Una ottica green
Nell’era post pandemica attuale risultano quantomai evidenti i grandi rischi sanitari e non che una cattiva relazione uomo-ambiente può portare a insorgere oltre che più che mai necessario uno scatto di consapevolezza circa il persistente squilibrio tra dinamiche naturali e umane.
“Gli obiettivi attesi sono il miglioramento dell’area dal punto di vista ecologico-naturalistico, il recupero delle potenzialità del paesaggio e l’incremento della biodiversità e della qualità dell’aria – prosegue la nota comunale -. L’intervento, inoltre, mira a salvaguardare e a implementare gli equilibri purtroppo sempre più precari tra risorse naturali e sfruttamento antropico delle aree urbane e periurbane”.
Una verde via Paravera
La nuova Via Paravera avrà così il vantaggio climatico di poter assolvere a una funzione di attenuazione dei picchi di calore registrati nei mesi estivi nonché la peculiarità sociale di farsi occasione scolastica di scoperta della natura in città e opportunità quotidiana di svago e di relax a pochi passi dalle proprie dimore.
“Tale progetto rappresenta un interessante contributo al contrasto ai fenomeni di cambiamento climatico per quanto attiene al riequilibrio delle emissioni di CO2, un impegno che l’amministrazione ha assunto grazie all’adesione al “Patto dei Sindaci per il clima e l’energia” – commenta l’assessore all’ambiente, Loris Sartore -. Piantare alberi e ricostruire gli ambienti naturali è una delle più importanti azioni che possiamo fare per contribuire ad migliorare il rapporto uomo-ambiente”.