Non c’è pace per il Nivolet: stop al servizio di trasporto festivo
Non c’è pace per il Nivolet, l’area all’interno del Parco del Gran Paradiso già al centro negli ultimi mesi, di un acceso dibattito riguardante il progetto di mobilità sostenibile “A piedi fra le nuvole”
Dopo 20 anni di sperimentazione, che prevedeva la chiusura della strada per otto domeniche estive, il Parco ha annunciato la sospensione del progetto per l’estate 2024, suscitando numerose critiche, inclusa una petizione che ha raccolto 7000 firme in pochi giorni. Il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, aveva definito la scelta “poco comprensibile” e potenzialmente problematica dal punto di vista giuridico, dato che contraddiceva un protocollo d’intesa firmato l’anno precedente. Dal canto suo il Parco sostiene che il progetto aveva un valore “relativo” in termini di benefici ambientali e che mirava a stimolare future regolamentazioni, proponendo così un nuovo approccio con l’istituzione cinque giornate di chiusura totale durante l’estate, accompagnate da monitoraggi e studi per formulare una proposta di regolamentazione più efficace.
Ad infiammare ulteriormente il dibattito potrebbe essere l’episodio di cronaca avvenuto a fine luglio quando un diverbio per una mancata precedenza sulla provinciale verso il colle del Nivolet è sfociato prima in un diverbio ed in seguito un tentativo di aggressione da parte di due automobilisti nei confronti di un autista di un bus.
Un autista di 57 anni, dipendente dell’azienda che gestisce il servizio navetta, ha denunciato di essere stato aggredito da due automobilisti all’altezza del Serrù. I due non volevano dare la precedenza al mezzo e ne è subito nato un confronto verbale con l’autista, degenerato poi in uno scontro fisico.
L’autista se l’è cavata con sette giorni di prognosi dopo essere stato visitato al pronto soccorso di Ivrea.
La ditta affidataria del servizio di trasporto, a seguito di quanto avvenuto, ha comunicato all’Ente Parco la rinuncia ad effettuare il servizio e pertanto il trasporto festivo non sarà più disponibile a partire da domenica 4 agosto, mentre rimarrà garantito quelle feriale dal lunedì al sabato
L’aumento dei flussi turistici in montagna è un tema salito alle cronache questa estate in altre località montane del Nord Italia e solleva importanti questioni sul bilanciamento tra accessibilità turistica e la conservazione ambientale in aree naturali protette, nonché sulla necessità di una collaborazione efficace tra enti locali e nazionali nella gestione di queste aree. Questo episodio di cronaca non fa che sollevare ulteriori interrogativi sulla gestione del traffico in quest’area e sulle conseguenze dell’aumentata affluenza di veicoli la cui gestione va ripensata perché rischia di non avere conseguenze solo in termini ambientali, ma anche di sicurezza stradale e visto l’accaduto, di convivenza civile.