Per il teleriscaldamento di Aosta verrà usata anche l’acqua del forno fusorio della Cogne

02 Gennaio 2023

Per il teleriscaldamento di Aosta non verrà più utilizzata solo l’acqua di scarto della Cogne acciai speciali – attraverso la pompa di calore – ma anche l’acqua a 90° proveniente dal forno fusorio dell’acciaieria, che verrà immessa direttamente nella rete.

A deciderlo la Giunta comunale, che ha deliberato venerdì scorso l’adesione al progetto esecutivo per il collegamento della rete del teleriscaldamento tra lo stabilimento della società Cas e la centrale dell’impianto della società Telcha.

Verrà quindi realizzato un impianto innovativo direcupero di calore diretto”, con un target di energia recuperabile da Cas di 15 GWh l’anno, pari al 15 per cento dell’energia del mix di produzione attuale. A questo si lega – spiegano dal Comune – anche un risparmio di emissioni di CO2 in atmosfera quantificato in 3.000 tonnellate annue (-16 per cento). Il calore recuperato dallo stabilimento si aggiungerà quindi a quello attuale, mediante pompa di calore, attivo fin dalla nascita del servizio e aumentando così la quota prodotta da fonti rinnovabili.

L’intervento – previsto nella primavera 2023 per un totale di 1,2 km di tubazioni – interesserà alcune aree in concessione al Comune di Aosta, ma di proprietà di VdA Structure. In particolare, si prevede l’uscita dall’area Cogne su via Lavoratori Vittime Col du Mont all’altezza delle torri di evaporazione Cas, per proseguire nell’area verde della pista ciclabile a Nord della carreggiata fino alla rotonda di ingresso alla Pepinière, dove si prevede l’attraversamento della strada fino all’ingresso nella proprietà VdA Structure.

Il tracciato procederà per il primo tratto verso Sud, fino a oltrepassare il fabbricato della Pepinière, per poi proseguire verso Est interessando i piazzali a valle degli edifici fino a congiungersi con il tratto di ciclabile che percorre il perimetro dell’area, per poi collegarsi alla centrale di teleriscaldamento.

In capo alla società vi sarà obbligo di ripristinare a regola d’arte le proprietà comunali attraversate dagli scavi (aree verdi, pista ciclabile, strada comunale), nonché di versare una cauzione a garanzia della corretta esecuzione dei lavori. L’attivazione dell’impianto è invece prevista per l’autunno del prossimo anno.

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