Tre ghiacciai e un lago glaciale sotto i riflettori di Fondazione Montagna sicura
Il Ghiacciaio Whymper nelle Grandes Jorasses, il Ghiacciaio di Planpincieux, il Ghiacciaio di Praz-Sec, tutti in Val Ferret e il lago glaciale di Grand Croux a Cogne. Sono gli osservati speciali da parte di Fondazione Montagna Sicura, ente senza scopo di lucro, nato 22 anni fa e con il quale la Giunta regionale ha oggi approvato nuova convenzione, proprio per attività di ricerca e monitoraggio di situazioni di rischio glaciale sul territorio valdostano, per il periodo gennaio – dicembre 2024.
“La deliberazione approvata oggi – spiega l’Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente Davide Sapinet – nasce dalle indicazioni del Piano di monitoraggio dei rischi glaciali dal quale si evincono specifiche situazioni di rischio glaciale. In particolare per i Ghiacciai delle Grandes Jorasses, del Planpincieux e del Praz-Sec in Val Ferret e per il lago di Grand Croux di Cogne che necessitano specifici interventi di analisi che saranno oggetto dell’attività della Fondazione nel corso dell’anno, a supporto del Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio, dell’Assessorato opere pubbliche, territorio e ambiente della Regione.
Su tutti i ghiacciai Fondazione Montagna Sicura svolgerà un ruolo di coordinamento e supporto tecnico all’attuazione del Progetto “I Ghiacciai valdostani sentinelle del cambiamento climatico”, finanziato con Fondi FSC (Fondo di sviluppo e coesione nazionale), di cui la Fondazione è stata individuata quale Soggetto. Sono stati inoltre installate strumentazione e servizi utili al monitoraggio di situazioni di rischio glaciale ed prevista la produzione di report di allertamento.
Per il Lago glaciale di Grand Croux, in Comune di Cogne prevista l’analisi dell’evoluzione della situazione ed effettuazione di sopralluoghi mirati da parte dei tecnici della Fondazione, in relazione alle possibili evoluzioni.
Oltre al monitoraggio delle situazioni di rischio dei ghiacciai, Fondazione Montagna Sicura si occupa di neve e valanghe, supportando ad esempio la Regione nella compilazione del bollettino e di strategie di adattamento climatico, nell’ambito dell’Espace Mont Blanc.
“La fondazione è cambiata tantissimo – ha ricordato l’ingegner Raffale Rocco – da ente di supporto all’istituzione comincia a avere vita autonoma e il comitato scientifico è cervello che deve servire per indicare i temi del futuro da sviluppare, a cominciare dai temi frontiera come la ricerca satellitare”.
Fra le altre attività dell’ente sta rivestendo un’importanza crescente, il suo ruolo di ente formatore. In questo senso si inserisce la piattaforma di formazione online EduFondms, con l’offerta di corsi online, in presenza e ibridi. La stessa, ha ricordato il segretario generale Jean-Pierre Fosson, vuole fra l’altro rispondere ai bisogni dei professionisti della montagna.