Vari crolli di roccia segnalati sul Mont Emilius nel fine settimana
Con i suoi 3.559 metri di altitudine, il Mont Emilius – assieme alla Becca di Nona (3.124) – domina la città di Aosta. Non è quindi sporadico che, dalla “plaine” e dal versante opposto al monte, si notino alcuni dei fenomeni che lo interessano. E’ successo, negli ultimi giorni, per dei movimenti franosi, di cui diversi lettori hanno fotografato la “nube”. In particolare, ne sono stati segnalati uno sabato, in mattinata, e un altro ieri, sempre attorno alle ore 10 (l’immagine che pubblichiamo è relativa a quest’ultimo).
Siamo sulla parte sommitale della parete nord della montagna, di scarsa frequentazione perché l’itinerario normale escursionistico passa per il versante a sud-ovest (ed è comunque riservato ad esperti). Nella mattinata di ieri, tuttavia, avendo ricevuto comunicazione del nuovo crollo, l’elicottero della Protezione civile, con a bordo tecnici del Soccorso Alpino Valdostano e medico rianimatore, ha compiuto un sorvolo al termine del quale è stato escluso il coinvolgimento di persone.
Il movimento sull’Emilius non rientra tra quelli monitorati dalla Struttura attività geologiche dell’amministrazione regionale, che si concentra sui fenomeni dall’impatto su aree stabilmente antropizzate (mentre la zona è d’interesse meramente alpinistico). Non è esclusa, in futuro, un’analisi a fini scientifici, ma è altresì vero che – nelle memorie dei conoscitori di uno dei due “monti gemelli” del capoluogo regionale – dei distacchi hanno tradizionalmente interessato la zona, fortemente rocciosa e quindi soggetta a crolli.