Verde pubblico, Legambiente ricorda al sindaco i 5000 alberi promessi
Il sindaco Nuti inizii a piantare i 5000 nuovi alberi entro fine legislatura, promessi durante la campagna elettorale. E’ quanto chiede Legambiente Valle d’Aosta, intervenendo sulla polemica nata a seguito del taglio di un altro dei maestosi cedri dell’area ex Testafochi dovuto, a quanto si legge da una nota del Comune, ad un errato intervento di una ditta all’opera per la creazione della pista ciclabile, con taglio delle radici e conseguente necessità di abbattimento per scongiurare il rischio di instabilità della pianta.
I 5000 alberi da piantare sono, secondo Legambiente Vda “un obiettivo raggiungibile, ma ci deve essere volontà politica. Chiediamo quindi una inversione di marcia rispetto alle consiliature precedenti non a parole ma con atti coraggiosi misurabili”.
Spiegando di esser consci “dei problemi e difficoltà che una corretta gestione del verde pubblico comporta”, Legambiente spiega di ricevere “da parte di cittadini molte lamentele che vanno dal decoro delle aiuole fino al disagio per gli abbattimenti di piante anche di valore.”
L’Associazione chiede, quindi, di riservare più dignità al settore del verde pubblico, “riservandogli le energie necessarie (economiche, dirigenziali e operative) idonee finalmente a costruire una rinascita green della città, partendo proprio con la sostituzione degli alberi abbattuti in questi anni e proseguendo con una progettazione di riqualificazione generale del verde, prevedendo piante idonee alla crescita in contesto urbano (ma che siano piante vere, non cespugli!) secondo le migliori tecniche botaniche.”
L’auspicio di Legambiente è che venga applicata la legge nazionale del 1992 che richiede ai Comuni di mettere a dimora un albero per ogni neonato, non fosse altro che per il suo significato simbolico e che la “creazione delle agognate piste ciclabili non fosse l’occasione per nuovi tagli ma piuttosto per la riduzione dei volumi di traffico veicolare in città”.